"Ogni anno è come il primo giorno di scuola, ti dà sempre una particolare adrenalina". Valentino Rossi scalpita e, nonostante i suoi 36 anni, si sente come un ragazzino alla vigilia della gara in Qatar, primo appuntamento del Mondiale 2015 della MotoGP: "Lo scorso anno feci una bellissima gara, ma alla fine mi arresi a Marquez - afferma il pilota Yamaha -. Cercherò di farla finire diversamente, anche se ci saranno pure le Ducati da battere".
I test di due settimane fa proprio qui in Qatar hanno mostrato le Ducati in forma smagliante. "Ad oggi sembrano essere le più vicine alla Honda di Marquez", ammette Rossi mettendo anche un po' le mani avanti. La Rossa di Borgo Panigale fa paura, questo è indubbio, ma il campione da battere è sempre il fenomeno spagnolo due volte campione del mondo: "Mi sento più in forma dei due anni precedenti - è la frase di apertura di Marquez che gela tutti -. E' vero, la Ducati nei test è andata velocissima, ma per quanto mi riguarda la lotta con più piloti è molto divertente anche se non sai mai cosa può accadere. Quando combatti contro un solo altro pilota, invece, è più semplice e puoi impostare una strategia: ma la competizione non mi spaventa".
Se la ride Andrea Dovizioso, consapevole di avere una moto da primi posti: "Concludere davanti a tutti i test prima della gara è senza dubbio un buon segnale, però è presto per parlare - afferma il forlivese della Ducati con comprensibile cautela -. La velocità è stata ottima e penso che ci siano ancora margini di miglioramento. Per questo credo che potremo competere per il podio". Una brutto cliente dunque anche per le Yamaha, ma Jorge Lorenzo non si spaventa: "Pure noi siamo migliorati e abbiamo fatto dei passi avanti, si preannuncia una stagione equilibrata - dichiara lo spagnolo, che lo scorso anno in Qatar finì a terra -. Non mi era mai capitato in tutta la carriera di cadere nella prima gara, quest'anno starò attento a non commettere gli stessi errori".