MotoGP, San Marino: le pagelle

Pubblicato il 9 settembre 2018 alle 16:20:16
Categoria: Moto GP
Autore: Matteo Novembrini

Andrea Dovizioso 10A Misano non aveva mai vinto, anche per questo la vittoria di oggi è un po' più dolce. Geometrico in ogni curva, gestione perfetta di gomme e corsa, sorpassa quando decide di sorpassare e lo fa nel momento migliore, contiene il ritorno dei due terribili spagnoli e si gode la marea gialla che è comunque contenta di vedere lui sul gradino più alto.

Marc Marquez 9Qui Honda non aveva fatto i test ma questo per lui non pare essere minimamente un problema, infatti già dal venerdì è al top e la domenica se la gioca fino in fondo, si tiene buono quando Lorenzo finisce giù e in un modo o nell'altro aumenta ancora il vantaggio sul primo inseguitore: ora è a +67 su Dovi.

Cal Crutchlow 8Torna sul podio per la prima volta dopo il successo in Argentina ed è felicissimo di farlo, perchè è un premio per una stagione in cui sta correndo davvero bene. Ringrazia una Honda che va forte sul serio (bravo lui a farla andare così forte comunque) e approfitta della caduta di Lorenzo per prendersi la terza piazza.

Alex Rins 8Una gran bella corsa, soprattutto rispetto a Iannone, che correndo in casa poteva essere un osso molto più duro. Invece Andrea non è un problema come non lo sono tanti altri, gli dispiace solo non riuscire a tenere il passo di un super Crutchlow, perchè col senno di poi la posizione di Cal avrebbe voluto dire podio.

Maverick Vinales 7In qualifica prova a tenere in piedi la baracca Yamaha, in gara scompare anche lui. In manier in parte inspiegabile, perchè dopo dei buoni turni di libere nessuno si sarebbe aspettato un passo indietro così netto delle M1. La cosa più brutta è non riuscire neanche a battagliare. In queste condizioni, un buon 5° posto.

Alvaro Bautista 7Un premio per essere il miglior ducatista dopo Dovizioso con questo nono posto, che gli permette di entrare ancora una volta in top ten.

Daniel Pedrosa 6Finisce sesto, ma Crutchlow e soprattutto Marque dimostrano che con questa Honda si potrebbe fare molto di più. Finire dietro ad una Yamaha non è molto positivo.

Andrea Iannone 6Alla vigilia parla di fine settimana speciale, ma in gara di speciale non fa niente, non riuscendo neanche a mettersi dietro il compagno Rins. Poteva fare molto di più.

Johann Zarco 6Quasi non lo si nota più, colpa non sua ma di una Yamaha che soccombe sotto svariate difficoltà. Chiude 10°.

Danilo Petrucci 6Non la Misano che avrebbe sognato, finisce 11° su una pista che ama e dalla quale avrebbe voluto di più. Paga una qualifica non perfetta, la penalità di 1”1 non influisce sul suo risultato.

Franco Morbidelli 6Dodicesimo parte e dodicesimo arriva, una Q2 ed una zona punti è sufficiente per promuoverlo in questo fine settimana.

Takaaki Nakagami 6Parte 19° e conclude sei posizioni più avanti, bravo.

Aleix Espargaro 6Due punti per lui e per l'Aprilia nella gara di casa, non il massimo ma che il 2018 sia un anno difficilissimo per il suo team non è certo un mistero.

 

 

Michele Pirro 6Maledice quel primo giro disastroso in cui scivola in fondo e che gli compromette la sua corsa, si impegna in una buona rimonta e riesce a strappare un simbolico punticino.

Bradley Smith 6Ci prova con una Ktm in difficoltà, piccola soddisfazione di battere in volata un Lorenzo azzoppato.

Valentino Rossi 5“Back to Misano”, ma anche ritorno alle vecchie, croniche difficoltà Yamaha. La M1 semplicemente non va e lui ne soffro tremendamente, non riesce mai ad attaccare e finisce con un deludentissimo 7° posto, due posizioni dietro a Vinales su una delle “sue” piste.

Jorge Lorenzo 5Rovina tutto nel penultimo giro, chiede troppo nel tentativo di ricucire su Dovizioso e finisce giù, bruciando le già molto esigue speranze di titolo iridato, a patto che ci abbia mai creduto davvero. Gran bel duello con Marquez, grazie per lo spettacolo.

Jack Miller 5Si mangia le mani per una caduta nei primissimi giri che gli preclude la possibilità di stare tra i grandi dopo una qualifica al top, un delitto gettare al vento una possibilità del genere.

Karel Abraham 5Lontanissimo dai punti, nient'altro da dire.

Hafizh Syahrin 4Non uno ma ben due passi indietro rispetto alle ultime uscite, paga le difficoltà della Yamaha.

Scott Redding 4Inconcepibile prendere più di un minuto di distacco, addirittura oltre 30” dal compagno di squadra Aleix Espargaro.

Thomas Luthi 4Penultimo tra chi vede il traguardo.

Christophe Ponsson 4Tre giorni da privilegiato, chiude doppiato ma va bene anche così.

Stefan Bradl 4Wild card buttata al vento, finisce fuori a dieci giri dal termine.

Pol Espargaro 4Ko in una domenica difficile.

Xavier Simeon 4Fuori dopo appena due giri.