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Rivivi le emozioni del Gp Spagna: la cronaca giro per giro
Jorge Lorenzo 10
Questo sì che è correre alla Jorge Lorenzo. Da tempo non vedevamo questo Lorenzo, cattivo e velocissimo sin dal primo giro in pista del week-end, un week-end che domina in lungo e in largo. Può essere una vittoria chiave questa, perchè se questo è il segnale che si è svegliato, nessuno per il titolo può permettersi di non fare i conti con lui.
Marc Marquez 9
Stoico è il primo aggettivo che ci viene in mente. Stoico per l'aver corso con un mignolo fratturato e appena operato, stoico per come resiste all'assalto di Rossi nel finale. E se vogliamo, stoico anche per come ad inizio gara prova a stare in scia a Lorenzo, nonostante sapesse che il passo del connazionale era veramente di un altro pianeta. Quest'anno non sarà una passeggiata, ma mica credete che sia già appagato, vero?
Valentino Rossi 8
Sul traguardo esulta, ed in effetti non ha tutti i torti ad essere più che soddisfatto anche se sul piano prestazionale a Jerez Lorenzo lo asfalta. In difficoltà sin dal primo turno di libere, come al solito dimostra di essere un animale da gara e chiudere sul podio in un fine settimana così complicato va più che bene.
Cal Cruthlow 8
Dopo Rio Hondo ci voleva una conferma e la conferma è arrivata: quest'anno il buon Cal va forte. Dopo un 2014 disastroso in Ducati, ha iniziato col piglio giusto la nuova annata, ed è sia veloce che aggressivo nei duelli, due caratteristiche che non deve perdere se vuole mantenersi a questi (ottimi) livelli.
Pol Espargarò 7
Velocissimo su una delle piste di casa, per la prima volta in stagione si mette dietro il compagno e questo è l'aspetto più importante, ma c'è altro. Bravissimo in qualifica, è altrettanto concreto in gara, dove non commette la minima sbavatura e si porta a casa un buonissimo 5° posto.
Andrea Iannone 7
Buona gara ma l'impressione è che il voto e soprattutto il risultato potevano essere migliori, in particolare dopo l'ottima qualifica di ieri. Partendo dalla prima fila aveva una ghiotta occasione per fare più che bene, invece al via si pianta ed a quel punto la sua gara è compromessa. Risale con qualche sorpasso di pregevole fattura fino alla sesta piazza, ma il 4° posto forse era possibile. Ancora una volta non riesce a mettere insieme un fine settimana senza il minimo errore.
Aleix Espargarò 7
Continuano i progressi in casa Suzuki, e lui non si fa certo pregare per dare il meglio di sé. In qualifica va sempre un pelo più forte, difficile dire se per colpa sua o della moto, comunque ancora una volta concretizza il risultato. La Suzuki è appena all'inizio dell'avventura, si potrà togliere soddisfazioni.
Alvaro Bautista 7
C'è chi disdegna una gara chiusa fuori dal podio e chi invece esulta per un punticino. Lui rientra suo malgrado in questa seconda categoria, non tanto per demeriti suoi quanto per quelli di una Aprilia che si trova più indietro del previsto. Portare una moto coi colori del team Gresini a punti è una mezza impresa visto anche quanto combina il suo compagno. Certo però che si aspettava una stagione diversa.
Andrea Dovizioso 5
Battuta d'arresto. Per tutto il fine settimana non trova mai il giusto feeling con la pista, prendendole anche da Iannone. Il lungo nelle fasi iniziale compromette la sua gara, il suo merito è il non perdersi d'animo e provare a rimontare fin dove può, ma non riesce ad andare più in là del 9° posto.
Hiroshi Aoyama 3
Ripetiamo che nessuno gli aveva chiesto di fare quello che fa Marquez, ma in casa Honda si aspettavano qualcosa di più decente. Per la seconda volta consecutiva si stende e non porta a casa nulla, facendo rimpiangere non poco il povero Pedrosa. I 5 punti raccolti in 3 Gp sono una misera, forse è meglio che torni a fare il collaudatore, per lui e per la Honda.
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