MotoGP, Spagna: la presentazione

Pubblicato il 29 aprile 2014 alle 22:11:36
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

MotoGP, Mondiale 2014: lo speciale di Datasport

Dopo tre gare, la domanda non è tanto chi sia il favorito, in quanto Losail, Austin e Termas de Rio hanno dato una risposta sufficientemente chiara a questo quesito. La domanda è chi sia veramente l’”anti-Marquez”, il rivale più accreditato per contrastare lo strapotere del giovane fenomeno.

La classifica dice Pedrosa, ed in teoria al momento è così, perché la Honda è troppo superiore alla Yamaha per poter dare ai pur altalenanti Lorenzo e Rossi una speranza di vittoria. Marquez si sta trovando a meraviglia con la sua Hrc, e questo lo ha fatto letteralmente volare nei primi tre appuntamenti stagionali, ma da qui a dire che il mondiale è chiuso ce ne corre. Anche lo scorso anno Pedrosa, dopo un avvio in sordina, venne fuori alla terza gara del campionato, che si disputava proprio a Jerez. Fu infatti in Andalusia che Camomillo sfoderò gli artigli facendo una gara delle sue e dimostrando che per il titolo c’era anche lui. Lo stesso vuole fare quest’anno, perché in Argentina, nel finale di gara, ha dimostrato che Marquez non è l’unico che riesce ad esprimere al massimo il potenziale della Honda, e deve farlo soprattutto per iniziare a mettere un po’ di pressione al compagno, il quale altrimenti potrebbe galvanizzarsi (a patto che non lo abbia già fatto) ed entrare in quello stato di grazia in cui quando un pilota ci si ritrova diventa praticamente imbattibile.

A tifare Pedrosa devono ritrovarsi anche Lorenzo e Rossi, i due piloti Yamaha che sperano comunque nelle caratteristiche del tracciato di Jerez per poter dire la loro nel duello di vertice. In Spagna il calore di un autodromo diviso in tre tifoserie (o più probabilmente in quattro, perché Rossi ha tanto seguaci anche nella terra dei tre iberici) si farà sentire con tutta la pressione del caso, e, Honda permettendo, i tre spagnoli saranno pronti a vendere cara la pelle per la vittoria nel Gp di casa, che resta sempre qualcosa di speciale per un pilota.