Mourinho-Benitez-Mihajlovic, la panchina scricchiola

Pubblicato il 16 dicembre 2015 alle 11:54:49
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Cosa hanno in comune Chelsea, Real Madrid e Milan? Sono certamente tre grandi club europei, tra i più vincenti in era moderna, con un marchio famoso in tutto il mondo e in cui hanno giocato grandissimi campioni. In questo momento però la cosa che li accomuna è avere un allenatore in bilico: Josè Mourinho, Rafa Benitez e Sinisa Mihajlovic, a causa di risultati sotto le aspettative e un gioco non all'altezza della maglia che indossano, sono a serio rischio esonero e non hanno troppe occasioni a disposizione per invertire la rotta e convincere i rispettivi club che, contemporaneamente, si stanno muovendo per trovare eventuali sostituti.

Il caso del Milan ha assunto ormai contorni 'freudiani'. I rossoneri, dopo lo Scudetto del 2011 e il terzo posto del 2012, hanno imboccato una strada che li sta portando sempre più verso la mediocrità e l'anonimato, tutto l'opposto rispetto al diktat del presidente Berlusconi che da sempre predica il 'protagonismo' in Italia, in Europa e nel mondo. Dopo l'esonero di Allegri a gennaio 2013, la squadra fu affidata a Seedorf ma l'olandese venne cacciato alla fine di quella stagione per chiare incomprensioni con la società. Lo scorso anno ci fu la scommessa Inzaghi ma fu un fallimento. Quest'anno la decisione di puntare su un tecnico emergente, con fame, un sergente di ferro, Sinisa Mihajlovic, al quale è stata fatto un mercato da 90 milioni di euro. I risultati però non ci sono, nè in termini di punti e nemmeno in termini di gioco.

In campionato, dopo 16 giornate, il Milan è settimo con 25 punti, a -4 dalla zona Europa, con 7 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, 20 gol fatti e 19 subiti: lo scorso anno Inzaghi aveva gli stessi identici punti, 25, mentre dopo 16 turni l'anno prima Allegri ne aveva 19; con Seedorf invece, che fece tutto il girone di ritorno della stagione 2013-14, i rossoneri totalizzarono 28 punti nelle prime 16 gare. Un confronto che non depone certo a favore di Mihajlovic che, secondo i rumors, potrebbe saltare in caso di eliminazione in Coppa Italia e nuovo stop in campionato contro il Frosinone: già pronta la coppia Tassotti-Brocchi dato che la società non vorrebbe pagare un altro allenatore avendone già tre a stipendio.

Al Chelsea sembra ormai finito l'amore con Josè Mourinho. Tra lo Special One e la squadra non c'è più il rapporto idilliaco della passata stagione e i risultati negativi lo confermano, anche se il boss Abramovich ha rimandato a gennaio la decisione di un possibile esonero anche perchè il portoghese ha un contratto faraonico, non facile da liquidare, e c'è una serie di gare per potersi risollevare. I Blues hanno faticato nel girone di Champions, sono stati eliminati in Coppa di Lega e in campionato sono quint'ultimi con 15 punti, +1 sulla zona retrocessione e -20 (!) dal Leicester sorprendente capolista. Lo scorso anno, alla 16esima giornata, il Chelsea aveva 38 punti, 23 in più rispetto ad ora, e soprattutto era trascinato da Hazard e Diego Costa, due giocatori che in questa stagione sono totalmente assenti.

Al Real Madrid invece la scintilla tra l'ambiente 'merengue' e Rafa Benitez non è mai scattato. I tifosi non lo hanno accettato e anche alcuni big come Cristiano Ronaldo e Ramos non hanno nascosto fin dall'inizio il rimpianto per l'addio di Ancelotti, il tecnico della tanto inseguita decima Champions League. Il Real di Benitez non sta convincendo dal punto di vista del gioco, è stato eliminato dalla Coppa del Re per aver schierato lo squalificato Cheryshev (qui la colpa non è del tecnico ma i media lo hanno preso come colpevole del fattaccio) e in campionato è terzo con 30 punti a -5 dalla coppia di testa Barcellona-Atletico Madrid. Soprattutto la tifoseria non gli perdona la figuraccia nel Clasico del Bernabeu, 4-0 contro il Barça. Lo scorso anno, dopo 15 gare di Liga, il Real targato Ancelotti aveva 39 punti, 9 in più, aveva iniziato a fatica ma poi aveva battuto 3-1 il Barcellona nel Clasico e poi aveva infilato una striscia di 22 successi di fila, 13 dei quali in campionato. Tornando a Benitez, il presidente Florentino Perez gli ha rinnovato la fiducia ma intanto si scalda Zinedine Zidane, l'ex fuoriclasse francese che sta facendo le prove allenando il 'Castilla'.