"Il colpevole sono io, non c'è dubbio. Il rapporto con i giocatori non potrebbe essere migliore". José Mourinho recita il mea culpa alla vigilia della gara di Champions League tra Real Madrid e Manchester City: i campioni di Spagna sono stati protagonisti di un disastroso avvio di stagione nella Liga, con due sconfitte in quattro giornate e il Barcellona distante già otto punti in classifica.
"Ritengo di essere il colpevole, non ci sono dubbi - ammette il tecnico spagnolo -. Quando vinciamo, vinciamo tutti. Quando perdiamo, il primo colpevole sono io. Se ci sono dubbi, adesso non devono più esserci. Non sono riuscito a motivare i miei giocatori, trascurando il fatto che si dimentica tutto ciò che si conquista. I titoli vinti fanno parte della storia, il calcio è oggi e domani. Ieri è storia".
Mourinho esclude però che alla base dello scarso rendimento ci sia il cattivo rapporto con una parte dello spogliatoio: "Il rapporto con la squadra non potrebbe essere migliore - taglia corto lo Special One -. Penso sia impossibile avere una relazione allenatore-spogliatoio migliore di quella che c'è al Real".