"So che tutti volevano vedere un britannico vincere Wimbledon, ora spero che siate felici". Sono le prime parole di Andy Murray dopo il successo in finale contro Novak Djokovic sull'erba londinese. Il 26enne di Glasgow, numero due al mondo, ha trionfato dopo una battaglia durata tre ore e otto minuti. Da brividi l'ultimo game da brividi, con tre match point consecutivi sprecati e la paura di non farcela: "Non so come ho fatto a vincere l'ultimo gioco - ammette Murray -. Ho giocato spesso contro Djokovic, è uno dei più grandi combattenti. E' stato un match duro, con game e scambi molto lunghi".
La vittoria di Murray è meritata anche analizzando i numeri: lo scozzese ha commesso meno errori del serbo (21 contro 40) e ha messo a segno più colpi vincenti (36 contro 31). A Djokovic non è bastato cambiare il proprio stile di gioco, e ricorrere spesso a palle corte e attacchi a rete: forse nelle gambe del numero uno al mondo ha pesato la maratona di 4 ore e 43 minuti in semifinale contro l'argentino Del Potro.