Si chiude la vicenda Mutu-Chelsea legata al doping. Il romeno era stato condannato a pagare una multa di 17 milioni inflitta dal club londinese dopo essere risultato positivo all'antidoping durante la sua esperienza a Londra. L'ex Inter, Parma e Fiorentina si è rivolto alla Corte di Strasburgo dopo la sentenza emessa dal Tribunale arbitrale sportivo, che aveva dato ragione ai Blues, nella speranza che la situazione si potesse ribaltare, ma così non è stato: l'ex attaccante dovrà pagare la multa comminata dal Chelsea.
Mutu aveva fatto ricorso al Tribunale, accusando il Chelsea di violazione della vita privata e familiare, al non rispetto della privacy e addirittura a lavori forzati e schiavitù. Il romeno aveva inoltre accusato il Tribunale di mancata parzialità da parte di due giudici. Nella sentenza, però, la Corte di Strasburgo ha stabilito che il Tas, nel giudicare, è stato indipendente e imparziale, respingendo di fatto le accuse ai due membri. Infine, non è stata riscontrata nessuna violazione di privacy o vita familiare: le prove presentate dall'ex attaccante non erano sufficienti a dimostrare l'esistenza di violazioni. Causa persa, dunque: dovrà pagare l'intero importo della multa, 17 milioni di euro, al Chelsea.