Il Totti di Napoli. Ecco l'ambizione di Lorenzo Insigne: diventarte per il Napoli quello che il capitano giallorosso è ed è stato per la Roma. A dirlo senza troppe mezze misure è Fabio Andreotti, procuratore del talento azzurro, che nel corso della trasmissione "Si gonfia la rete" in onda su Radio Crc chiarisce le volontà del giocatore nonostante le richieste di alcuni tra i più grandi club al mondo.
"Ci sono sirene importanti su Lorenzo che spingono ed è chiaro che l'attenzione viene posta sul ragazzo - spiega Andreotti - ma posso dire che non abbiamo ancora parlato col Napoli. Dopo il 15 maggio, alla fine del campionato, incontreremo la società per capire se l'esperienza di Insigne continuerà in azzurro o altrove. La volontà del club e quella del calciatore è trovare un accordo e continuare insieme, ma nel calcio termini assoluti non esistono. Ogni procuratore è tenuto a guardare alla finestra per cui sentiamo tutti anche per una questione di rispetto, ma vorremmo che il Napoli mettesse in piedi un progetto importante affinché Insigne diventi il To tti di Napoli".
La fiducia dell'allenatore sicuramente c'è, ed è proprio nel tecnico del Napoli Maurizio Sarri che l'agente di Insigne individua il fattore determinante nella crescita del suo assistito: "Sarri ha trovato l'identità calcistica adeguata a Insigne e ne ha esaltato le attitudini e se quest'anno ha segnato di più - afferma Andreotti -, è merito del tecnico. Adesso Insigne gioca nel ruolo che più gli si addice ed esprime le sue qualità nel miglior modo possibile".
Altro capitolo la Nazionale, giro dal quale Insigne è stato escluso dopo aver lasciato il ritiro di ottobre, alla vigilia delle partite con Azerbaigian e Norvegia, in seguito a un infortunio che, tuttavia, non impedì al giocatore azzurro di scendere in campo nel successivo incontro di c ampionato con la Fiorentina. "Conte? Non c'è stato nessun contatto - chiude l'agente di Insigne -, Lorenzo è sereno e sono convinto lo sia anche Conte. C'è stato solo un malinteso, tutto si risolverà con un banale chiarimento. Da parte di Insigne c'è stata una chiarezza unica. Si è allenato con la Nazionale poi il problema al ginocchio è stato evidente e in maniera serena hanno scelto di far tornare il calciatore a casa e col Napoli fece un solo allenamento prima della partita con la Fiorentina in cui ha giocato solo 58 minuti. Mai ha giocato così poco in una partita.