"Abbiamo vinto la Supercoppa, siamo nei quarti in Europa e in semifinale in Coppa Italia. Certo, in campionato tutti si aspettavano che fossimo più in alto, ma giocando su tre competizioni stiamo attraversando un momento di minore solidità, anche se avremmo meritato di vincere più partite". Rafa Benitez analizza così il momento del Napoli ai microfoni della radio spagnola Cadena Cope.
Il tecnico spagnolo non nascondo di puntare soprattutto sull'obiettivo europeo. "In Europa League abbiamo conquistato i quarti di finale che mancavano al Napoli da 26 anni - sottolinea Benitez, che poi si sofferma sul Wolfsburg, prossimo avversario del Napoli -. Sono forti, hanno battuto 4-1 il Bayern e hanno grandi giocatori che hanno preso spendendo molto sul mercato. Una finale col Siviglia? Ho già detto che firmerei per una finale tutta italiana. L'importante è che ci arrivi il Napoli in finale".
In Spagna il Napoli è spesso paragonato all'Atletico Madrid: "Ci sono diversi club in Italia che hanno fatturati maggiori dei nostri e spendono di più per i giocatori - premette Benitez -. Non lo dico come scusa. Il Napoli ha delle similitudini con il Valencia che allenavo e con l'Atletico Madrid, squadre che hanno minore potenziale economico e che suppliscono con unità, lavoro collettivo e coinvolgimento e alla fine fanno risultati". Benitez torna anche sull'espulsione rimediata nel finale di gara con l'Atalanta: "Finora non ero stato mai neanche ammonito in carriera. Sono entrato in campo perché pensavo fosse finita - è la spiegazione del tecnico -. E' stato il colmo per come si è svolta la gara".