La vicenda relativa al rifacimento del San Paoloche vede coinvolti il Napoli e il Comune è una delle più spinose legate al club partenopeo. Aurelio De Laurentiis, presidente dei campani, ha fatto però una clamorosa richiesta alla Uefa: giocare le partite interne di Champions League al San Nicola, lo stadio del Bari, altra società di proprietà del produttore cinematografico. L'ennesima conferma del malcontento relativo alle condizioni dello stadio di casa, per il quale De Laurentiis continua il braccio di ferro con De Magistris, sindaco di Napoli.
"Ho chiesto all'Uefa di giocare le partite in casa di Champions League a Bari - dice il presidente dei campani al Corriere dello Sport - non si può andare avanti così. A questo punto mi costruisco un mio stadio, nessuno può dire nulla se i soldi li metto io e se i terreni sono adatti alla costruzione, anche se ci vorranno due anni. Ma la Champions la gioco al San Nicola, a costo di pagare centinaia di pullman per portare i tifosi allo stadio".
De Laurentiis ha poi risposto anche su Ancelotti e sui pezzi pregiati del mercato, su tutti Insigne e Koulibaly: "Non ci saranno mai sollecitazioni riguardo il nostro allenatore, attendo con tranquillità, qualunque cosa dovesse accadere. A Sarri non rispondo più, non voglio che diventi un'antipatica telenovela. Insigne va via solo per 200 milioni di euro, ho già un accordo verbale non scritto con Raiola, è una cifra simbolica. Sul contratto di Koulibaly non c'è nessuna clausola rescissoria".