Pur non essendo all'Olimpico per poter ammirare la prodezza di Dries Mertens in Lazio-Napoli, il patron dei partenopei, Aurelio De Laurentiis, direttamente da Los Angeles, non ha potuto non spendere, ai microfoni di Radio 24 in un'intervista, parole di elogio per la straordinaria giocata del belga, che ha sorpreso da posizione impossibile Strakosha in uscita. "Non me lo aspettavo, è stato incredibile - ha detto il presidente azzurro - e non posso non godere di questa sensazione di stupore. Ogni tanto bevevo del caffè, tanto, e mi sono venute le palpitazioni a vedere questa giocata. Ci ha fatto un grande regalo". De Laurentiis, insomma, si gode la sua squadra, ma guai a parlare di scudetto: "A casa ho una teca piena di corni. Non bisognerebbe farli vedere, ma io faccio il contrario e li mostro per caricarli dell'invidia degli altri".
Un commento anche sulla Serie A: "Giocare con 20 squadre al momento non paga. Io la farei addirittura a 16, come 30 anni fa. Ne gioverebbe lo spettacolo e la competitività. Io ritoccherei il numero di formazioni. Infront non può guidare una Ferrari come se fosse una Fiat. Noi grandi non ci beviamo le bugie. Abbiamo Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli, Lazio e Fiorentina e ricaviamo di meno rispetto alla Spagna che ha solo tre squadre fortissime, vale a dire Real Madrid, Atletico e Barcellona. Dovrebbe essere affiancato da un rappresentante. All'estero prendono 700 milioni, noi non possiamo prenderne solo 300 o 400. Il calcio va rimodulato, ne parlerò con Tavecchio".