Napoli, De Laurentiis: "La Juventus è preoccupata"

Pubblicato il 6 ottobre 2017 alle 12:20:53
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

La parola scudetto non è più un tabù per il Napoli. Dopo lo straordinario inizio di stagione della squadra di Maurizio Sarri, tutti, tifosi ed addetti ai lavori, iniziano a credere che gli azzurri possano davvero lottare con la Juventus fino all'ultima giornata per cucirsi il tricolore sul petto. Ne è convinto anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ne ha parlato in una intervista rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport'.
 
"Il primato non mi sorprende e neppure mi esalta - assicura -, continuo a credere che conosceremo la verità soltanto alla fine di marzo. La Juventus nervosa? Più che nervosa direi che è preoccupata. Dopo sei scudetti, non sempre puoi avere la certezza di vincere ancora. Hanno perso giocatori importanti negli ultimi anni e poi, se qualcuno sta segnando meno, può rappresentare un problema. C'è Chiellini, ma Bonucci è andato al Milan ed era fondamentale. Pirlo non è stato sostituito e Pogba l'avrei tenuto per tutta la vita". Il condottiero di questa macchina perfetta è Maurizio Sarri: "Resto innamorato del mio tecnico, lo terrei con me altri dieci anni. Se però vorrà andar via, ce ne faremo una ragione. E troveremo un altro come lui", spiega De Laurentiis.
 
Tra gli obiettivi stagionali c'è anche quello di fare quanta più strada possibile in Champions League: "Non bisogna mettere limiti alla provvidenza. L'allenatore ha un organico di 25 giocatori, se dovesse accorgersi che qualcuno molla la presa, allora lo daremo via e prenderemo qualcun altro". Positivo, poi, il giudizio sul VAR e sulla possibilità di un campionato a 16 squadre: "Sento e leggo che secondo alcuni rallenterebbe le partite, invece sono piccole soste che danno aria al cervello di tutti - prosegue il patron azzurro -. Arbitri compresi. Ha risolto parecchi problemi, va benedetta. Per quanto riguarda il campionato, con venti squadre la competizione non è veritiera. Ci sono club come il Chievo di Campedelli che hanno dimostrato di saper fare calcio, ma pure gente che viene su per il paracadute inventato da Lotito".