Aurelio De Laurentiis non ha ancora scelto l'allenatore del Napoli che sostituirà Walter Mazzarri ma ha le idee ben chiare sul tecnico cui affidare la squadra. "Il nuovo allenatore arriverà in tempi brevi. La sua caratteristica principale è che deve nutrire un profondo amore per la napoletanità: questo è fondamentale. Deve radicarsi sul territorio, iniziare a parlare anche napoletano", ha detto convinto De Laurentiis.
Poi ha aggiunto, elencando i nomi dei tecnici contattati per il dopo Mazzarri: "Ho sentito Benitez, Pellegrini, Di Matteo, Klopp che mi disse che non era disponibile fino al 2016, Blanc, Deschamps. Anche tutti gli italiani disponibili, avevo pensato anche a Lopez, ma poi avrei fatto uno sgarbo a Cellino... (ride ndr). Per me l'allenatore incide al 15% dal punto di vista tecnico, poi bisogna capire quando può influire anche su altri aspetti. Anche la durezza fa parte della crescita".
De Laurentiis ha sottolineato inoltre: "Avevo proposto a Mazzarri un contratto di due anni, ma avevo subito iniziato a guardarmi intorno, me ne sono intervistati parecchi, anche per capire se convivere sotto lo stesso tetto era simpatico o meno. Con Mazzarri bastava uno sguardo per intenderci, poi ognuno di noi ha le sue convinzioni. Abbiamo sempre giocato con la difesa a tre? Non mi lascio condizionare dal modulo nella scelta del nuovo allenatore. Il nuovo tecnico mi deve convincere per le palle che avrà".
Il presidente partenopeo chiude con una battuta sul mercato e una riflessione: "Se resta Cavani, ovviamente non arriva nessuno. State calmi, il ragù viene fuori e pure buono. Io non voglio fare una squadra di giovani da far crescere e poi vendere. Quando parlo di giovani, parlo di calciatori già pronti per l'uso, non da far crescere".