Il paradosso del Napoli. Nonostante un avvio di stagione praticamente perfetto, con il secondo posto in campionato e due vittorie su due in Champions contro Dinamo Kiev e Benfica, è bastata la prima sconfitta in campionato contro l'Atalanta per creare i primi malumori sulla piazza. E ad alzare ancora di più la tensione arrivano le parole di Dries Mertens che, dal ritiro del Belgio, si lascia andare a un vero e proprio sfogo: "Capisco che non si possono giocare tutte le partite, ma una su due penso sia troppo poco, anche se devo accettarlo", dice al portale Nieuwsblad.
In realtà i numeri dicono che Mertens, che sotto la gestione Sarri è in costante concorrenza con Insigne, è stato schierato nell'undici titolare in entrambe le sfide di Champions e in campionato ha collezionato 6 presenze nelle prime 7 giornate accumulando - tuttavia - circa la metà dei minuti del compagno.
Scenario decisamente più grigio in Nazionale, dove Mertens finora ha assistito dalla panchina alle ultime due partite dei propri compagni: "Sarei deluso di non giocare dall'inizio contro la Bosnia (match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2018 e in programma domani, ndr) considerando anche l'assenza di De Bruyne - sottolinea il belga -. Posso giocare dietro la punta, nel Napoli gioco a sinistra ma mi accentro spesso. Non so perché non ho giocato contro Spagna e Cipro, non ho chiesto spiegazioni".