A poche ore dalla sfida con il Milan, Marek Hamsik, intervistato da Walter Veltroni per il Corriere dello Sport, ha ripercorso la sua carriera, dai primi calci al pallone fino al presente, con il sogno Scudetto con il Napoli alimentato dall'arrivo di Ancelotti. "A tre anni ero già iscritto ad una scuola calcio - ha confessato l'attuale capitano del club partenopeo - la mia vita è iniziata dando calci ad un pallone in Slovacchia, allo Jupie Podlavice. Partecipavo a tanti tornei giovanili, vivevo già per il calcio, in un torneo realizzai 16 gol in una partita, segnandone 111 in 38 incontri. Una bella media".
Poi gli anni di crescita al Brescia e l'avventura al Napoli, squadra di cui ora è capitano. Con gli azzurri il momento e il gol più bello della sua carriera: "Indimenticabile quello alla Juventus nel 2012, segnai e vincemmo la Coppa Italia. Una grande emozione. Poi ricordo anche quello al Milan, quando feci tutto il campo palla al piede e segnai". Proprio nei rossoneri, avversari degli azzurri stasera al San Paolo, c'è anche Pepe Reina, ex portiere dei campani ed eletto da Hamsik come il compagno di squadra più intelligente. "Ha un grande cervello ed è una grande persona, un vero e proprio leader". Infine, l'attuale allenatore: Carlo Ancelotti, chiamato a far vincere lo Scudetto al Napoli: "Siamo tutti soddisfatti di lui, ci ha fatto capire in poco tempo di essere un grande uomo ed una grande persona. Dà tanti consigli, sta facendo bene, e non si vince ovunque in Europa per caso".