Grazie a due pareggi nei match di ritorno in casa rispettivamente contro Inter e Milan, il Napoli di Gennaro Gattuso e la Juventus di Maurizio Sarri scenderanno in campo nella finale di Roma per stabilire il primo verdetto della stagione: all'Olimpico, infatti, si conoscerà il nome della vincitrice della Coppa Italia 2019-2020.
Analizzando il cammino del Napoli, la formazione campana è giunta all'atto finale dopo un percorso non semplice: agli ottavi, la doppietta di Insigne ha permesso agli azzurri di eliminare il Perugia, ma Lorenzo il Magnifico è stato protagonista anche del match ai quarti di finale perché un suo gol al San Paolo ha regalato il passaggio del turno ai danni della Lazio. In semifinale, l'accoppiamento con l'Inter non era dei più agevoli ma la formazione di Gattuso è riuscita ad eliminare i più quotati rivali: all'andata, infatti, un gol di Fabian Ruiz ha permesso al Napoli di vincere 1-0, garantendosi un buon vantaggio in ottica ritorno. E proprio sabato sera, in un San Paolo completamente deserto, gli azzurri sono riusciti a rimontare il vantaggio iniziale di Eriksen con il gol di Mertens, scaturito dall'assist prezioso di Insigne. La formazione di Gattuso ha tenuto il pareggio fino alla fine, resistendo agli assalti nerazzurri e ottenendo così la decima Coppa Italia della storia, a sei anni dall'ultima volta.
Sarà la finale numero 19, invece, per la Juventus che, dopo il poker di vittorie con Allegri (dal 2015 al 2018) è stata eliminata lo scorso anno dall'Atalanta, poi battuta in finale dalla Lazio. I bianconeri, dopo il poker agevole rifilato all'Udinese, non hanno sofferto più di tanto nemmeno ai quarti di finale contro la Roma, trafitta 3-1 dalle reti di Ronaldo, Bentancur e Bonucci, tutte nel primo tempo. In semifinale, i bianconeri hanno incrociato il proprio cammino con il Milan di Pioli che, nel match dell'andata a San Siro, era anche passato in vantaggio con Rebic ma il rigore trasformato da Cristiano Ronaldo allo scadere ha decretato l'1-1 finale, un risultato che dava un vantaggio importante alla Vecchia Signora. Al ritorno, in un Allianz Stadium completamente deserto, la compagine di Sarri non ha impressionato, Cristiano Ronaldo ha anche sbagliato un rigore ma l'espulsione al 17' di Rebic ha tagliato le gambe ai rossoneri che, salvo sporadiche occasioni, non hanno mai creato spaventi a Buffon. Ora la Juve va a caccia del titolo numero 14 e al contempo vuole vendicarsi per la sconfitta di otto anni fa: il 20 maggio 2012, sempre a Roma, la Juve di Conte, fresca di Scudetto, perse 2-0 dal Napoli con i gol di Cavani e Hamsik.
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