Maurizio Sarri dopo 9 mesi di imbattibilità in campionato esce sconfitto al San Paolo. La condanna è firmata Gonzalo Higuain, che quando vede i suoi ex colori colpisce sempre (5 reti in altrettante partite contro il Napoli). La Juventus con questo successo sale così a -1 dagli azzurri anche se il tecnico toscano non è preoccupato della prestazione dei suoi ragazzi: "Noi stanchi? Non penso, altrimenti non avremmo chiuso la Juve nella sua area così a lungo. Abbiamo macinato gioco, ma siamo meno brillanti. Il problema è che non riusciamo a tramutare in gol la nostra supremazia, che stasera è stata addirittura superiore alla sfida contro il Benevento".
Il problema forse è da ricercare nella panchina troppo corta a disposizione di Sarri: "Non abbiamo molti ricambi davanti: Insigne ha un problema da quando è rientrato dalla sosta nazionale, un'infiammazione fastidiosa al pube. Mertens dovrebbe rifiatare un po". Anche il tecnico azzurro come Allegri scarica il peso della favorita ai suoi rivali: "Inter, Roma, Juve sono tutte squadre nettamente più forti di noi. Chi parla di un Napoli favorito per lo scudetto sbaglia: qui lavoriamo solo tanto e sodo, il resto non conta".
Sarri, da grande uomo oltre che bravo allenatore rende onore a Higuain: "Lui è bravissimo in quelle situazioni, sono stati bravi e il Pipita è stato freddissimo: loro hanno 90 milioni in meno, ma 3 punti in più, perché hanno un fenomeno. I fischi? I napoletani sono sempre d'accordo, ma in questo caso li trovo ingiusti. Qui lui ha sempre dato il massimo comportandosi benissimo, poi quella clausola...". La chiusura simpatica sui colori utilizzati durante i 90 minuti: "Speravo di morire prima di vedere un Napoli-Juventus con le maglie gialle e nere. Una vera tristezza".