"E' una sfida di medio-bassa classifica". Con la consueta ironia che lo contraddistingue, Maurizio Sarri definisce così Napoli-Juventus, il big match del San Paolo in programma sabato sera. L'umore del tecnico partenopeo è ottimo, ma la concentrazione resta altissima: "Questa è una partita da anima e cuore, voglio che il pubblico sia orgoglioso di noi. Spero che la squadra entri in sintonia con la città e capisca cos'è questa partita per i napoletani. Della tattica non mi importa, bisogna andare oltre, non credo che il risultato dipenda dalla tattica e non penseremo alla classifica, è una gara straordinaria".
Con cinque punti in cinque partite la Juventus non è certo nel suo periodo migliore ma Sarri non crede che i bianconeri siano in difficoltà: "Sia noi che loro veniamo da otto punti nelle ultime quattro partite, una media che porterebbe a 80 punti finali, nessuno è in crisi. Allegri dice che è uno scontro diretto? Loro hanno scritto la storia del calcio italiano e stavano scrivendo quella del calcio europeo. Noi siamo una squadra in costruzione che sta trovando un'identità, non si possono paragonare gli obiettivi".
Sarri, infine, dice la sua anche sulla decisione di chiudere il settore ospiti del San Paolo: "Credo che le responsabilità siano individuali e quando vedo una pena collettiva mi arrabbio. Se ci sono tifosi della Juventus che meritano di non venire allo stadio, che si mettano in galera. Ma la maggioranza sono persone perbene, hanno solo il difetto di tifare Juve", conclude ironicamente il tecnico azzurro.