Lezione di stile. Alla vigilia dell'esordio in Europa League contro il Bruges, il tecnico del Napoli Maurizio Sarri risponde con grande classe alle critiche di Diego Armando Maradona, che aveva definito impossibile vincere trofei con l'ex allenatore dell'Empoli in panchina: "Lui è stato un idolo per me - spiega Sarri -. Solo il fatto che parli di me mi onora. Non ho intenzione di rispondergli, cercherò di fargli cambiare idea nei prossimi mesi".
L'Europa League come toccasana per un avvio di stagione davvero complicato: è questo l'obiettivo di un battagliero Sarri per l'esordio al San Paolo contro il Bruges. "Tiro fuori la sciabola e combatto con tutti per difendere la squadra e dare sicurezza. C'è chi sta combattendo per loro, per tenerli lontani dalle critiche: spero - continua l'allenatore - che i ragazzi possano trovare serenità e fiducia. Io ho sempre fatto scelte importanti nella mia vita, a volte anche folli. Ma se sono arrivato fino a qui di personalità ne ho avuta parecchio e devo trasmetterla ai miei giocatori".
"Io - prosegue Sarri - vivo questo momento normalmente, fare buoni risultati aiuta a crescere. In questo momento è giusto concentrarsi sulle prestazioni: ci manca continuità e giochiamo a sprazzi. Però credo che non manchi molto per vedere il Napoli che voglio. Abbiamo già trovato la capacità di allenarci a ritmo alto, domenica a Empoli parlavo con Maccarone e mi ha detto che secondo lui siamo già a buon punto".