Se la stampa non era stata invitata, l'assenza dei tifosi è invece il primo segnale di un certo scetticismo da sconfiggere con il lavoro e, soprattutto, con i risultati. Lo sa bene Maurizio Sarri che, nel primo giorno di raduno del Napoli, si presenta a Castel Volturno con l'emozione da primo giorno di scuola. "De Laurentiis ha speso belle parole per me - dice l'ex tecnico dell'Empoli a Radio Kiss Kiss -, mi ha fatto molto piacere".
Alla prima vera panchina importante dopo una lunghissima gavetta tra Lega Pro e Serie B, Sarri dimostra però di avere le idee molto chiare sulla nuova stagione. Elogiati i neo acquisti Pepe Reina e Mirko Valdifiori, l'allenatore nato a Napoli e cresciuto in Toscana spende parole al miele per Jorginho ("Sono molto contento che sia rimasto, ci darà una grande mano") e si tiene stretto Gonzalo Higuain, la cui permanenza in maglia azzurra è tutt'altro che scontata: "Higuain è al centro del progetto - precisa Sarri -, è un giocatore forte ed eclettico, è uno che ha grandissime capacità nel dialogare con i compagni. Fino a questo momento, secondo me, non ha espresso tutte le sue qualità, ha ancora margini di miglioramento. Spero veramente di tirare fuori da lui qualcosa in più".
Poche ma precise, invece, le indicazioni sul mercato. "Mi annoia parlare di mercato - spiega Sarri -, davvero non riesco ad appassionarmi. Allan comunque è un giocatore importante, completo. Perotti? Mi ha fatto una grande impressione, è in grado di spaccare in due una partita". E ai tifosi assicura: "Mi voglio approcciare a questa avventura in maniera assolutamente umile - chiude l'allenatore del Napoli - come giusto che sia per uno che arriva da un livello inferiore. Non so quanto sarò bravo ad allenare una squadra di questo livello, ma ci metterò il massimo impegno. Questo sì, posso prometterlo".