"Dobbiamo arrivare a questi grandi allenatori che possono lavorare ad interim. Tanto i soldi importanti li prendono dai loro club". Giuseppe Bergomi, classe 1963, è il più giovane esordiente in nazionale al mondiale, Campione del Mondo 1982, capitano ad Italia '90. Un po' di esperienza con la maglia azzurra ce l'ha e intervistato in radio propone la soluzione del CT ad interim, che potrebbe gravare di meno sulle casse della Federazione.
"Tu vai da Mourinho e gli dici: Tanto a te tanti soldi li dà lo United, te ne dà 12, 15, la federazione te ne dà 1, 2, vieni, lavori per il tempo necessario quando ci sono le convocazioni e vai lì. Perché tanto devi gestirli questi uomini. Dobbiamo arrivare a questo. Io dico Mourinho ma perché provoco in questo momento, che ne so, un italiano Mancini mi va bene. Non è stata un'idea mia, me l'ha detta un uomo per strada, dice: ma perché non mettiamo un allenatore straniero, di carisma e di personalità? E lì mi ha fatto scattare la scintilla di pensare di poter andare a prendere un allenatore importante, che allena già in un grande club. Se no questi non ti vengono, preferiscono rimanere nel club perché è un calcio diverso, è un calcio che preferiscono".
Bergomi fa un paio di considerazioni su Tavecchio. C'è da dire che il Presidente della FIGC è passato alle cronache per delle uscite poco consone su calciatrici lesbiche e calciatori neri salvati. Dichiarazioni di un uomo figlio del suo tempo e della sua età, tuttavia circoscrivendo il suo operato calcisticio e sportivo c'è poco da discutere. L'ex numero 2 dell'Inter ne riconosce i meriti "Fino ad adesso Tavecchio, Conte, mi sembrava una buona operazione, le nazionali under 20, 19, 18 stanno facendo tutte molto bene perché c'è talento. La rivoluzione che vuole fare Tavecchio, non so se lo sapete - 18 squadre in A, 20 in B, due gironi di C - non gliela fanno fare perché è utopia, perché quando tu riesci a convincere le piccole squadre a non rimanere in serie A? Le idee ce le ha anche avute Tavecchio, a questo punto io penso lo capirà anche lui che diventa difficile rimanere. Però indipendentemente dall'età, secondo me, qualcosa di buono aveva fatto o aveva nelle idee di poter fare".