Giornata speciale per la Nazionale italiana. Gli azzurri di Cesare Prandelli si sono allenati a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, su un campo di calcio sequestrato alla 'ndrangheta. Calorosa l'accoglienza dei tifosi calabresi: erano circa un migliaio a seguire il lavoro di Buffon e compagni. La comitiva azzurra è stata ricevuta dalle autorità locali e da don Luigi Ciotti, presidente di Libera (la rete di associazioni impegnate nella lotta contro le mafie). Grande entusiasmo in tribuna, da dove sono partiti cori e applausi per i giocatori azzurri, compreso il grande assente Antonio Cassano. Tanti i bambini presenti. Su uno striscione campeggiava la scritta "Benvenuti a Rizziconi".
"Andiamo via arricchiti - commenta il commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli -. Siamo rimasti particolarmente colpiti dalle parole di Don Ciotti e dalla partecipazione dei ragazzi. Sono convinto che abbiamo partecipato a una giornata storica. Siamo orgogliosi di avere insistito perché la Nazionale potesse venire qui. Non è solo una sfida, ma l'idea di poter iniziare qualcosa di importante non solo per questa terra ma anche per l'Italia".
Sulla stessa lunghezza d'onda le parole di Gigi Buffon: "Per noi era un dovere morale essere qui, un senso di responsabilità che bisogna avere in situazioni e occasioni come quelle di oggi - dice il portiere ai microfoni di Sky -. Adesso devono scendere in campo tante persone, la politica ci dovrà e ci deve sostenere e dare una mano, ma dovranno scendere in campo in primo luogo i valori della libertà che regnano in ogni abitante di questa terra".