Nazionale, Tavecchio: "Dovevo dare di più a Conte, ora saremmo in Russia"

Pubblicato il 30 giugno 2018 alle 11:10:22
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Piergiuseppe Pinto

Il Mondiale di Russia 2018 è ancora in corso, e per gli italiani fa male vedere una rassegna così importante senza la Nazionale. Su questo, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, è tornato anche Carlo Tavecchio, ex presidente della Figc dimessosi proprio dopo lo spareggio perso contro la Svezia. "Avevo dato carta bianca a Ventura - dice l'ex numero uno della Federcalcio - e gli avevo prolungato il contratto, cosa non dovuta. Aveva a disposizione OrialiUva Ulivieri, il capo degli allenatori. Gli ho dato fiducia con i soldi degli italiani, andai a Milano e gli consigliai velatamente, senza ordinarlo, di far giocare Insigne. Non so perché ha messo Gabbiadini. Avevo invitato anche Oriali ad agire. Gli dissi di andare a visionare Balotelli, mi rispose che c'era il veto di alcuni membri della squadra su di lui".

Tante le possibilità, a quasi un anno dall'esclusione: chi chiedeva Conte solo per lo spareggio, proprio come la Croazia, che cambiò ct prima dell'ultima giornata, qualificandosi ed ergendosi a protagonista di questo Mondiale. "Avevo già investito su Ventura, mandandolo via lo avrei ammazzato, e io non volevo umiliarlo, senza contare che nessuno mi ha mai esplicitamente chiesto di cacciarlo. Il mio rimpianto è stato non dare quei 2,5 milioni in più a Conte, li avrei recuperati con qualche amichevole, e a quest'ora saremmo sicuramente in Russia". A dare alibi all'Italia c'è lo splendido cammino della Svezia, agli ottavi di finale e con la possibilità di volare ai quarti, visto il non proibitivo match contro la Svizzera. "Molti l'hanno sottovalutata, non devono aumentare i rimpianti. Fin dal sorteggio dicevo che era l'avversario peggiore, mi hanno preso per pazzo, dicendo che era decisamente più difficile affrontare la Grecia".