Emergono sconcertanti retroscena sull'arresto, avvenuto nella giornata di ieri, dell'ex stella dei Chicago Bulls Scottie Pippen. Secondo una prima ricostruzione l'ex ala piccola, all'uscita da un ristorante di Malibù, aveva aggredito e preso ripetutamente a calci un tifoso, reo di averlo infastidito per un autografo; la polizia aveva provveduto all'immediato arresto di Pippen, che poche ore dopo era stato rilasciato.
A distanza di un giorno, però, i media americani stanno facendo emergere una verità ben diversa: sarebbe stato lo stesso tifoso, ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti, ad apostrofare con offese razziste l'ex giocatore e ad infastidirlo fisicamente per chiedergli un autografo. Tutto questo proprio mentre Pippen stava uscendo da un ristorante in compagnia della moglie e della figlia di 4 anni. Per di più, secondo svariati testimoni oculari, l'uomo dopo l'incidente non aveva alcun segno di percossa, ma solo in seguito si sarebbe procurato le ferite (perdita di due denti, tagli profondi al labbro superiore e lesioni alla schiena) che gli hanno permesso di sporgere denuncia alla polizia.