Chiusa la stagione con la cocente eliminazione dai playoff con un secco 4-0 dai San Antonio Spurs, i Los Angeles Lakers pongono le basi per il futuro. Si ripartirà da Kobe Bryant, che rientrerà a stagione iniziata dopo l'infortunio al tendine d'Achille, mentre si cercherà di trattenere Dwight Howard, free agent, e Pau Gasol, con un solo anno di contratto.
Proprio Bryant ha detto: "Spero che Dwight rimanga. Non esiste posto migliore di Los Angeles per un centro: per lui è il posto perfetto in cui far decollare la sua carriera. Anche dal punto di vista economico restare qui gli conviene (i Lakers possono offrirgli un quinquennale da quasi 118 milioni, tutte le altre squadre al massimo un quadriennale da quasi 88, ndr). Gli parlerò: voglio invitarlo a casa mia, farlo rilassare un po' e magari guardarci insieme un cartone animato o qualcosa del genere. Ci divertiremo. Gasol? Per me il problema nemmeno si pone: abbiamo bisogno di lui per centrare i nostri obiettivi".
Kobe ha poi tirato una piccola stoccata a coach Mike D'Antoni quando gli è stato chiesto se fosse lui stesso a decidere di stare in campo così tanto nelle ultime gare: "Certo, da quando è D'Antoni a decidere se devo giocare o no?". Se Bryant è molto sicuro delle sue dichiarazioni, è molto più vago lo stesso Dwight Howard: "Sono concentrato su di me e voglio prendere la miglior decisione per me. E' fantastico che dopo tutto quello che è successo i miei compagni mi rivogliano qui. Vivere a Los Angeles mi è piaciuto molto: è stato un primo anno incredibile, vedremo". Chiusura per Gasol: "Il mio futuro ai Lakers è ancora incerto, potrei andarmene o restare, comunque sia io sono pronto ad entrambe le opportunità".