I Celtics concedono il bis e battono gli Heat per la seconda volta nel giro di una settimana. Ma se sette giorni fa, al Garden, a fare la differenza era stata la difesa, questa volta Boston ha mostrato di potere tenere testa a LeBron e compagni anche giocando a viso aperto, come dimostrato anche dal punteggio (115-107 per verdi). Pierce è il migliore realizzatore con 27 punti, Garnett ne infila 24 e cattura 9 rimbalzi, Rondo ne aggiunge 18 e sforna 15 assist: il play dei Celtics va in doppia cifra con gli assist per la 18esima partita di fila, la striscia più lunga degli ultimi 20 anni nella Nba. James (36 punti, 7 assist e 7 rimbalzi) da solo non basta al limitare lo strapotere dei Celtics.
I Bulls si prendono un'immediata rivincita sui Knicks, che domenica scorsa si erano imposti 100-99 all'overtime. Chicago vince 98-86 anche senza Derrick Rose, tenuto a riposo per precauzione dopo il lieve infortunio alla caviglia rimediato proprio nell'ultima gara contro New York. Il suo rimpiazzo, il veterano Rip Hamilton, non fa rimpiangere l'assenza dell'Mvp della passata stagione: l'ex guardia dei Pistons è il migliore realizzatore dei Bulls con 20 punti. Dall'altra parte Anthony ne mette 29, ma non riesce a replicare le prodezze di domenica scorsa, quando aveva realizzato il canestro del pareggio nei tempi regolamentari e infilato gli ultimi 5 punti nel supplementare.
I Mavericks non brillano ma riescono comunque a superare 110-100 i Kings: un successo che consente ai campioni in carica di tenersi stretto il settimo posto nella Western Conference. I Mavs, messo da parte il deludente Lamar Odom, trovano un contributo decisivo dalla panchina (15 punti per Beaubois, 13 per Terry). I Sixers liquidano 107-88 i Nets (19 punti a testa per Young e Hawes), i Wizards battono 93-85 i Magic (privi di Dwight Howard), mentre i Cavaliers hanno la meglio 103-90 sui derelitti Bobcats, alla 49esima sconfitta stagionale.