New York non si ferma più, il pullman della Grande Mela viaggia a grande velocità con il suo neo-conducente, Jeremy Lin, che firma 10 punti e soprattutto dispensa 13 assist nel successo dei Knicks su Sacramento 100-85 - settimo di fila. Lo statunitense con origini di Taiwan è un leader, si siede in panchina al fianco all'All Star Carmelo Anthony e ride con lui. Poi entra in campo e fa il bello e il cattivo tempo. Lin ha realizzato 136 punti nelle sue prime cinque partite in quintetto titolare, più di ogni altro giocatore dal 1976.
Segnali di risveglio da Marco Belinelli e i suoi Hornets. L'azzurro infila sei triple - come mai prima nell'avventura oltreoceano - e con 22 punti è il migliore realizzatore di New Orleans: seconda vittoria consecutiva, 92-89 a Milwaukee. Ai Toronto Raptors, sempre privi di Andrea Bargnani, non sono sufficienti 29 punti di DeMar DeRozan per contenere la furia di San Antonio, franchigia più calda della Lega: 9 successi di fila per gli Spurs, trascinati da un sontuoso Tony Parker da 34 punti e 14 assist. E continua a faticare Denver senza Danilo Gallinari, sconfitta nettamente 102-84 dai ritrovati Dallas Mavericks.
I Clippers rafforzano la leadership nella Pacific Division a Ovest superando 102-84 Washington. Spiccano i 23 punti con 15 rimbalzi di Blake Griffin, che inscena il quotidiano alley-oop da applausi sull'assist di Chris Paul. Bene i Magic, che stringono le maglie in difesa come chiesto da coach Stan Van Gundy e superano 103-87 con il 7/10 dall'arco di Ryan Anderson. Ben Gordon subentra dalla panchina e affossa Boston con 22 punti in 28 minuti: 98-88 per i Detroit Pistons. Il ritorno del rookie Kyrie Irving, reduce da una lieve commozione cerebrale, consegna a Cleveland il successo interno su Indiana 98-87 con 22 punti e 5 assist.
Nelle altre partite, Memphis batte New Jersey 105-100 con i 20 punti più 18 rimbalzi di Marreese Speights. Due tiri liberi di Kevin Martin nel finale lanciano Houston, 96-95 a Oklahoma, cui non bastano i 33 dell'altro Kevin, Durant. Kevin Love e i Minnesota T'Wolves passeggiano sui resti dei Bobcats, inchiodati a 3 vittorie su 29 incontri. Atlanta si impone di misura, 101-99, su Phoenix, nonostante le magie sotto canestro di Steve Nash. Infine vince Portland su Golden State 93-91, decide una tripla strepitosa di Jamal Crawford.