Festeggiato il titolo Nba con i San Antonio Spurs, il primo di un italiano, Marco Belinelli è tornato a casa per condividere con tutti la sua gioia. "Sinceramente non sto ancora realizzando cosa sia successo. So solo che è successa una cosa importante per me, me la mia famiglia, i miei amici, tutta l'Italia. E' un sogno che sia realizza, ho centrato il mio obiettivo", ha detto il Beli nell'incontro con i media a Milano presso il suo sponsor Nike.
Marco, da San Giovanni in Persiceto, racconta la sua storia: "Sono cresciuto col basket, seguo l'Nba fin da bambino quando vedevo le partite coi miei fratelli. E' super fantastico. La mia storia? E' strana davvero, a 16 anni mi allenavo con Ginobili e ora ho vinto il titolo Nba in squadra con lui". Sugli Spurs ha detto: "Sono una famiglia e non sono vecchi. Non ho mai giocato con gente così professionista, così forte e con una tale voglia vincere nonostante i titoli passati. Coach Popovich? Non solo Pop è stato importantissimo ma tutti gli allenatori a partire da Monty Williams e anche giocatori come Chris Paul a New Orleans. Di sicuro Thibodeau a Chicago è stato l'ideale per prepararmi al migliore ovvero Popovich".
Marco ora non vuole fermarsi ma continuare a vincere, magari con la Nazionale: "Certo, mi piacerebbe vincere con la Nazionale, sarebbe un sogno. Nelle ultime annate le cose non sono andate bene ma penso che abbiamo giocato un buon Europeo e soprattutto devo dire che ogni volta partiamo con l'obiettivo di fare qualcosa di grande per l'Italia e per noi". La chiusura di Belinelli è una sorta di riscatto verso tutti: "Fastidio nel vedere tanto interesse verso di me? No prevale la soddisfazione per aver portato qua tutta questa gente. Ho dimostrato a tutti che sono una persona che lotta, non molla mai, ci crede e alla fine ha vinto".