Marco Belinelli parteciperà su invito della Nba alla gara del tiro da 3 punti all'All Star Game di metà febbraio. Il giocatore degli Spurs non teme la pressione e forte della sua ottima stagione con altissime percentuali al tiro, non nasconde le ambizioni: "Sarà un passo avanti nella mia carriera e naturalmente andrò per vincere". A sfidare il Beli ci saranno stelle come Kyre Irving, Steph Curry, Kevin Love e un altro tiratore specialista, Kyle Korver.
Con Gigi Datome che ai Pistons fatica a trovare spazio e la coppia Bargnani-Gallinari costretti ai box dagli infortuni, Belinelli sta certamente portando avanti la miglior stagione tra gli italiani impegnati in Nba. Merito anche del perfetto inserimento nel gioco della squadra di San Antonio allenata da coach Greg Popovich: "Mi sono subito sentito a casa - ha rivelato il giocatore in un'intervista alla Gazzetta dello Sport - e fin dal primo giorno ho capito di trovarmi in un team forte ed ambizioso". L'obiettivo della squadra texana è uno solo: riscattare la sconfitta nelle Finals dello scorso anno contro Miami e tornare a vincere; dello stesso avviso Belinelli che sogna l'anello Nba con i nuovi compagni: "E' due o tre anni che non penso ad altro. Voglio vincere anche per zittire tutti quelli che non hanno mai creduto in me e mi dicevano di tornare in Europa".
Nelle sue stagioni in America l'azzurro ha avuto l'occasione di cambiare diverse maglie, confrontandosi sempre con nuove esperienze e affrontando i migliori giocatori di basket al mondo: "Il più difficile da marcare è senza dubbio Kevin Durant: sa fare tutto, tira da tre, gioca in post e dalla lunetta non sbaglia mai. Le sfide più emozionanti però - confessa Belinelli - sono quelle contro Kobe Bryant: mi mette in soggezione, per me è come giocare contro un dio".