Alla fine non sarà rivoluzione in casa Celtics mentre potrebbe essere, fa strano dirlo, già la fine di un ciclo per i Clippers. Danny Ainge, general manager dei biancoverdi, ha comunicato al Boston Globe che non avrà luogo lo scambio che avrebbe portato Doc Rivers, attuale coach dei Celtics, e Kevin Garnett a Los Angeles. In cambio, i Clippers avrebbero spedito a Boston l'esplosività di De Andre Jordan più una futura prima scelta: ma quando Ainge ha provato ad alzare l'asticella, chiedendo due prime scelte anzichè solo una, ecco che i Clippers hanno subito deciso di far saltare la trattativa, giudicando troppo pretenziose le richieste dei diciassette volte Campioni Nba.
"KG" rimane quindi a Boston, con cui ha ancora due anni di contratto, e lo stesso vale per Rivers: se per i Celtics è una rivoluzione mancata, per i Clippers ora si profila uno scenario agghiacciante. I dirigenti della franchigia californiana volevano Rivers per la panchina e Garnett nel ruolo di pivot per convincere Chris Paul a restare. Il play sarà infatti free agent a partire dal 1° luglio, e vista com'è finita la scorsa stagione, con la rovinosa uscita di scena al secondo turno dei Playoff per mano dei Memphis Grizzlies, rifirmare il talento ex Wake Forest potrebbe diventare un problema per il proprietario dei Clippers, l'istrionico Donald Sterling.