Gli Utah Jazz a sorpresa riaprono la serie con Houston espugnando 116-108 il fortino del Toyota Center, dove i padroni di casa avevano vinto 24 delle ultime 25 partite. A fare la differenza per una volta non è stato il talento del rookie Donovan Mitchell, autore comunque di 17 punti e 11 assist ma anche un rivedibile 6/21 al tiro, tra cui uno scarso 2/8 dalla lunga distanza. Tra i sei giocatori mandati in doppi cifra dai Jazz, spicca infatti la super prestazione di Ingles che chiude con 27 punti e un eccellente 7/9 dall'arco (entrambi suoi massimi in carriera). Tra gli altri c'è la scontata doppia doppia di Gobert da 15+14 e i soliti contributi di Crowder (15) e Favors (10) ma anche i 17 punti di ottimo Burks in uscita dalla panchina e i 9 di un redivivo Exum, fondamentale nel rallentare Harden sul finale di gara. Con Ricky Rubio ancora fuori dai giochi ci vorrà l'apporto di tutto il roster per portare sempre più avanti una serie adesso sull1-1.
Questa si tratta anche della prima sconfitta stagionale di Houston contro Utah, che sottolinea una brutta serata al tiro di Harden e soci che realizzano soltanto un 10/37 dal perimetro contro i 15/32 degli ospiti. Il Barba chiude infatti con 32 punti e 11 assist, ma un significativo 2/10 dalla lunga distanza, Chris Paul ne aggiunge 23, ma con plus-minus negativo, mentre Capela realizza la doppia doppia d'ordinanza da 21+11. Oltre ai soliti tre però l'unico a superare quota 5 punti è un Gordon da 15 in uscita dalla panchina. I Rockets, nonostante fossero riusciti a rimontare uno svantaggio di 19 punti, pagano le basse percentuali sul finale di gara quando la difesa dei Jazz è decisiva nel netto parziale di 16-2 che manda i titoli di coda a gara-2.