Il solito travolgente Stephen Curry illumina la notte Nba. Golden State batte Indiana e il fenomeno chiude il suo show con 39 punti, 12 assist e 10 rimbalzi: strepitoso il buzzer beater da centrocampo a fine primo tempo. Altro ko invece per i Nets di Andrea Bargnani, sconfitti dai Jazz: per il Mago solo 6 punti. Fa scalpore infine la decisione dei Cavs, primi a Est, di licenziare coach Blatt: fatali - probabilmente - gli attriti con LeBron James.
Avanti dall'inizio alla fine, Golden State mette ko pure Indiana 122-110 e conquista la sua vittoria stagionale numero 40 su 44 partite disputate: mattatore della serata è ancora lui, Stephen Curry. I numeri sono come di consueto mostruosi, ma stavolta a catturare l'attenzione è un buzzer beater da metà campo a fine primo tempo che si appoggia al tabellone ed entra: il pubblico impazzisce anche perché, alla fine del primo quarto, lo aveva già infilato da ancora più lontano ma, in quel caso, la sirena era già suonata. Ben meno emozionante invece il match di Andrea Bargnani, in campo per oltre 21 minuti ma poco incisivo: i suoi Nets reggono per un quarto contro Utah, poi crollano sotto i canestri di Hayward (21) e incassano il quinto ko di fila, finisce 86-108.
Non si ferma più invece San Antonio che inanella la tredicesima vittoria consecutiva: vittima di serata sono i Lakers, sconfitti a domicilio 95-108, con Ginobili top scorer (20). E' il settimo successo in fila invece per Oklahoma, che si impone a Dallas 106-109 con i 24 punti di Durant, ma rischiando di vanificare nel finale uno splendido secondo tempo. Importante successo per Boston, che dopo due sconfitte rialza la testa battendo 110-101 Chicago, a cui non bastano gli scatenati Butler (28) e Rose (27). A est continua il periodo nero di Miami, battuta 101-81 a Toronto, DeRozan dice 33. Chiude il programma la vittoria di Charlotte a Orlando (116-120 con i 40 di Walker), quella di Huston con Milwaukee (102-98 con i 30 di Harden) e quella dei Clippers sul parquet dei Knicks (88-116).