Questa notte, all'una ora italiana, al Barclays Center di New York, casa dei Brooklyn Nets, va in scena il Draft Nba 2013, la tornata di scelte in cui le franchigie pescano i migliori giocatori in uscita dal college o i talenti stranieri under 23 che si sono dichiarati, per provare a dare lustro al proprio futuro. Come nel 2011 sono i Cleveland Cavaliers ad avere la prima scelta assoluta: due anni fa chiamarono Kyrie Irving, playmaker che si sta rivelando un'autentica star. Più enigmatico il gruppo di ragazzi presenti quest'anno in cui pare non ci sia una probabile stella ma magari diversi buoni giocatori: i Cavs, che stanno comunque offrendo in giro la loro scelta per una star già pronta (vedi Love dei Twolves o Aldridge dei Blazers), prenderanno un centro e decideranno tra Alex Len, 214 cm ucraino ma formatosi a Maryland University, e Nerlens Noel, atleta e stoppatore da Kentucky reduce però da un brutto infortunio al ginocchio.
A seguire sceglieranno Orlando Magic, Washington Wizards, Charlotte Bobcats, Phoenix Suns, New Orleans Pelicans, Sacramento Kings, Detroit Pistons, Minnesota Timberwolves, Portland Trail Blazers, Philadelphia 76ers, Oklahoma City Thunder, Dallas Mavericks e Utah Jazz, per restare nella cosiddetta zona di Lotteria. I talenti disponibili sono comunque tanti: tra gli esterni ci sono le guardie Victor Oladipo, atletico e paragonato a Wade, e Ben McLemore, che in tanti avvicinano a Ray Allen per la purezza del tiro, e i playmaker CJ McCollum, Trey Burke, protagonista di un grande torneo Ncaa con Michigan, e Michael Carter-Williams; piace a tanti l'ala piccola Otto Porter, tuttofare con tiro da fuori e grande difesa; fra i lunghi ci sono anche il neozelandese Steven Adams (formatosi a Pittsburgh), Cody Zeller e l'ala forte Anthony Bennet, canadese compagno di liceo di Amedeo Della Valle.
Ci sono anche alcuni prospetti internazionali come il pivot brasiliano Lucas Nogueira, eccellente stoppatore, il tiratore russo Sergey Karasev, il playmaker tedesco Dennis Schroeder e l'interessante ala greca, ma di origini nigeriane, Giannis Adetokunbo. Tutto in una notte insomma: il destino delle franchigia potrebbe dipendere da una scelta, ma non va dimenticato che si scommette su ragazzi di 18-20 che non conoscono ancora quanto sono o possono diventare determinanti.
COSA E’ IL DRAFT?
Il Draft è un meccanismo che permette alle squadre che nell'ultimo campionato hanno ottenuto i risultati peggiori, di potersi prontamente rifare selezionando i migliori prospetti provenienti dall'università: l'ordine di scelta viene stabilito tramite una lotteria tra le 14 squadre che non hanno disputato i playoff in cui chi ha vinto meno gare in stagione ha più chance di chiamare per primo, ma non la certezza. Viceversa, le squadre meglio piazzate, quelle che hanno disputato i playoff, scelgono dalla posizione 15 alla 30.
Teoricamente ogni squadra ha due scelte - il Draft è composto da due giri, due tornate da 30 chiamate - ma questi diritti possono essere scambiati e così capita, come nel caso dei Cleveland Cavaliers quest'anno, di avere due possibilità di scelta nelle prime venti posizioni, la 1 e la 19. I giocatori che possono essere scelti devono aver compiuto il 18esimo anno di età e sono: i ragazzi che hanno completato il quadriennio universitario negli Usa e gli internazionali che hanno superato i 23 anni; per quanto riguarda gli under 23 internazionali e i giocatori che non hanno terminato il college, serve una lettera di intenti spedita agli uffici della Nba entro i primi giorni di maggio.