Anche gara-3 senza essere stata un monologo degli Warriors, ha visto vincere ancora i campioni in carica che si sono portati sul 3-0 chiudendo di fatto la serie. Questa serata, dopo lo show di Curry nel secondo episodio, ha visto come protagonista assoluto Kevin Durant, autore di una partita leggendaria da 43 punti, il suo massimo in carriera ai playoff.
La giocata simbolo del suo strapotere è arrivata a 45 secondi dalla sirena quando una tripla in transizione ha messo al tappeto Cleveland, più o meno dalla stessa porzione di campo in cui avevo deciso la finale dell'anno scorso. KD ha aggiunto alle sue statistiche anche 13 rimbalzi e 7 assist con 15/23 al tiro, 6/9 da tre e 7/7 ai liberi, riuscendo da solo ha sopperire alla scarsa ispirazione degli altri titolari che hanno segnato 41 punto contro i suoi 43.
A rendere ancora più speciale il successo dei Golden State, sono infatti le opache percentuali di Klay Thompson e Steph Curry: il primo ha chiuso una gara da 10 punti con 4/11 al tiro, il secondo è inciampato in una prestazione da 3/16 dal campo con 1/10 da tre, sbloccandosi dall’arco solo nel finale. Senza due delle tre stelle in ritmo, gli Warriors sono riusciti a trovare altre risorse a partire dalla doppia doppia sfiorata da Draymond Green (10 punti e 9 assist), dai 28 punti combinati da McGee (10), Bell (10) e Livingston (8) e soprattutto dal rientro di Iguodala.
Dall'altra non basta a Cleveland, che è andata alll'intervallo avanti di 6 lunghezze dopo aver toccato anche il massimo vantaggio a +13, la solita ennesima eccellente prova di LeBron James, capace di chiudere con la 10° tripla doppia della sua carriera alle Finals (33 punti, 10 rimbalzi e 11 assist). Nonostante l'aiuto di Kevin Love (20 punti e 13 rimbalzi), J.R. Smith (13 ma con 14 tiri) e quello di un redivivo Hood (15 punti con 7/11 dal campo), i Cavs non sono riusciti a capitalizzare il grande inizio di partita, facendosi rimontare già nel secondo quarto e subendo il sorpasso nel classico devastante terzo tempo degli avversari. I padroni di casa hanno però ancora pagato il loro difetto struttarale più grande: la difesa che ancora una volta ha concesso troppi tiri liberi e comodi agli spietati Warriors, che si sono portati a un passo dal 3° titolo negli ultimi 4 anni. Lo scorso anno i Cavs risposero in gara-4 con un primo tempo da 86 punti, riuscendo a vincere e a evitare il cappotto: il verdetto si scoprirà nella notte tra venerdì e sabato sempre nella casa di LeBron, che potrebbe dare l'ultimo addio al suo popolo.