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Notte da ricordare per Danilo Gallinari. Il 24enne azzurro ha firmato 39 punti nel successo di Denver sul parquet di Dallas (106-85) mettendo a segno il suo record personale da quando gioca in Nba. Davvero strepitosa la prova del Gallo, arricchita da 8 rimbalzi e 3 assist, con un eloquente 7 su 11 da tre. Impietoso il confronto con Dirk Nowitzki: il tedesco, alla sua prima apparizione davanti al pubblico di casa dopo il ritorno dall'operazione al ginocchio, è rimasto in campo solo 18 minuti con un bottino di 5 punti. Per i Nuggets è la seconda vittoria consecutiva: prima dei Mavericks, avevano battuto i Lakers cui non erano bastati 40 punti di Bryant.
Serata amara per i campioni in carica di Miami: gli Heat interrompono la striscia positiva che li vedeva vincenti da sei partite di fila e cadono sul campo di Detroit: nonostante una grande prova del tandem LeBron James-Chris Bosh (35 punti per il primo, 28 per il secondo), sono i Pistons a fare festa con un netto 109-99. Determinante l'apporto dei giocatori partiti dalla panchina (25 punti di Bynum, 18 di Villanueva). Non si fermano più i Los Angeles Clippers, che contro Utah festeggiano la loro 16esima vittoria consecutiva e si confermano la migliore franchigia dell'Nba. Incredibile la rimonta di Chris Paul (29 punti) e compagni. I Jazz scappano fino al +19, ma i Clippers non si arrendono e vincono 116-114: decisivi a tre secondi dalla sirena due liberi di Paul, mentre Foye sbaglia la tripla che avrebbe dato il successo a Utah.
Rocambolesca sconfitta di New York sul parquet di Sacramento: i Kings, alla loro decima vittoria stagionale, dilapidano un vantaggio enorme e subiscono la rimonta dei Knicks che si portano a +4 a 30 secondi dalla fine: è una tripla di James Johnson, proprio sulla sirena, a regalare il successo a Sacramento e a far piangere New York. Tutto facile per i Lakers, che battono 104-87 Portland in una partita che non ha mai avuto molta storia: Kobe Bryant chiude con 27 punti, Howard con 21 e Pau Gasol con 15.