I Golden State dimostrano per l'ennesima stagione che sono loro la squadra più forte a Ovest, superando 92-101 Houston nell'ultimo episodio della serie. I campioni in carica quest'anno hanno fatto più fatica del previsto nei playoff ma per la 4°volta di fila riescono a conquistare le finali Nba, raggiungendo gli eterni rivali di Cleveland. La partita del Toyota Center rispecchia la stagione degli Warriors: disastrosi nel primo tempo (10 palle perse) quanto devastanti nel secondo dove nel solito infuocato terzo quarto riescono a ribaltare il punteggio con un parziale di 33-15 per poi controllare il vantaggio nel finale.
I protagonisti della serata non potevano che essere Curry, che sfiora la tripla doppia con 27 punti, 10 assist e 9 rimbalzi, e Durant, miglior marcatore della squadra a quota 34. Dall'altre parte i Rockets, ancora senza l'infortunato Chris Paul, escono a testa altissima dopo aver giocato un favoloso primo tempo, concluso a +11 sugli ospiti. Dopo l'intervallo però il tiro da tre punti, l'arma migliore di Houston, non trova più la retina del canestro e dopo aver segnato 6 delle prime 14 triple tentante, sbagliano 27 conclusioni consecutive dalla lunga distanza chiudendo con un terribile 7/44 di squadra!
Non basta mandare quattro giocatori in doppia cifra, tra i quali 32 di Harden che abbandona il sogno della finale con un brutto 2/13 da tre, in una serie in cui il suo tiro dall'arco non è stato certo infallibile. Gli Warriors sugellano il successo anche con i 19 punti di Thompson (alle prese con problemi di falli a inizio gara) e la doppia doppia da 10+13 di Green che portano in finale la squadra di coach Kerr, attesa adesso ancora una volta di fronte a sua maestà LeBron James.