James Harden è uno dei grandi protagonisti di questo avvio di stagione Nba e, cifre alla mano, è un serissimo candidato al titolo di Mvp, miglior giocatore. Il 'Barba' è l'asso degli Houston Rockets di Mike D'Antoni e proprio l'ex coach di Milano e Treviso ha deciso di affidargli ancora più responsabilità, schierando nel ruolo di playmaker. La risposta di Harden: 31.6 punti, 12.7 assist e 7.1 rimbalzi di media in 7 gare, quattro delle quali vinte.
"Chi è il miglior playmaker o il miglior giocatore della Lega? In entrambi i casi sono io", ha risposto Harden, primo per punti e assist di media in Nba, in un'intervista a The Vertical. "Adoro segnare, ma adoro anche creare tiri aperti per i miei compagni di squadra. Ogni partita, faccio quello che serve per far vincere la mia squadra, che sia segnare tanti punti, o distribuire la palla per i miei compagni di squadra. Il coach ha completa fiducia in me, e anche i miei compagni. Io voglio solo vincere. Non mi interessa nient'altro che la vittoria", ha aggiunto.
Due anni fa Harden è arrivato secondo nella corsa al titolo di Mvp mentre lo scorso anno ha faticato e i Rockets sono rimasti fuori dai playoff. "Quello scorso è stato un anno di crescita per me. Ho imparato molto e sono diventato un giocatore migliore. La mia mentalità è cambiata enormemente grazie alle difficoltà che ho incontrato nella passata stagione", l'ammissione del 'Barba'. Infine James Harden ha parlato del nuovo sistema di gioco creato da D'Antoni e dell'arrivo di due tiratori come Erico Gordon e Ryan Anderson: "C'è molto più spazio, più opportunità per me di andare a canestro e trovare i compagni. Prima c'era più confusione".