Un fulmine a ciel sereno scuote il mondo del basket a stelle e strisce. Jason Kidd, uno dei più importanti giocatori di Nba, ha annunciato il suo ritiro. Il 40enne play dei New York Knicks spiega la sua scelta in un'intervista a Espn: "Io e la mia famiglia abbiamo parlato molto durante l'ultimo weekend e sento che è arrivato il momento giusto per fare questo passo. Voglio rendere partecipi i Knicks della mia scelta, ringraziandoli di tutto quello che hanno fatto per me. Ora forse potrei mettermi ad allenare oppure intraprendere la carriera di telecronista".
L'ultima partita giocata da Kidd con la maglia della franchigia della Grande Mela è quella persa 106-99 lo scorso 19 maggio alla Banker Life Fieldhouse, casa degli Indiana Pacers, in cui i Knicks furono eliminati nella serie playoff contro Paul George e compagni. Ma di certo non basta la sua ultima partita per raccontare la storia di questo giocatore immenso, destinato ad avere un posto d'onore nella Hall of Fame di Springfield: Kidd lascia dopo quasi vent'anni avendo vestito le maglie di Suns, Nets, Mavericks e Knicks.
Secondo nella classifica assist ogni epoca, con 12.091 passaggi decisivi dietro al mostro sacro John Stockton, secondo nella classifica all-time di palle rubate, terzo in quella delle triple doppie, Kidd è stato uno dei più grandi playmaker della storia. Il titolo nel 2011 vinto coi Dallas Mavericks rimane l'apice della sua carriera Nba, nella quale avrebbe certamente meritato di vincere qualche anello in più.