Nella notte Nba sono andate in scena 6 partite, a partire dall'ennesimo successo di Utah che supera di misura 101-99 anche gli Spurs grazie come al solito al rookie Donovan Mitchell che chiude con 25 punti (sempre il miglior marcatore nella striscia aperta di dieci vittorie). I neroargento senza Aldridge faticano a trovare il canestro e subiscono la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare dalla squadra più in forma dell'Nba. Secondo ko consecutivo per Detroit che crolla 103-118 in casa contro New Orleans nello scontro playoff. A fare la differenza sono i 38 punti e10 rimbalzi di un dominanate Anthony Davis ma anche 21 con 12 rimbalzi di un Mirotic uscito dalla panchina. Dall'altra parte troppo pochi i 22 punti di Griffin e i 13 con 21 rimbalzi per Drummond, nella solita doppia doppia d'ordinanza. Adesso i playoff sono un po' più lontani per i Pistons che cercheranno il riscatto almeno con Atlanta.
Tutto facile per i Clippers che manda bne sette giocatori in doppia cifra piegando 114-101 a domicilio Brooklyn, che perde la sesta gara di fila. Il migliore di questi è Lou Williams con 20, mentre Danilo Gallinari ne segna 16, in una vittoria fondamentale per la corsa ai playoff. Successo delo stesso valore per Philadelphia che, con il nuovo acquisto Belinelli a bordo campo a godersi lo spettacolo, regola 108-92 i Knicks, conquistando la decima vittoria di fila in casa. A rubare la scena ai soliti Embiid e Simmons sono le prestazioni di Saric che segna 24 punti (miglior marcatore) e di McConnel, autore, per la prima volta nella storia dei Sixers, a realizzare una tripla doppia (10+10+11) uscendo dalla panhina. Adesso Philadelphia ha tre partite di vantaggio su Detroit in classifica mentre i sogni playoff, con l'infortunio di Porzingis, sembrano essere sfumati dopo la settima sconfitta consecutiva.
Golden State travolge in casa 129-83 i poveri Suns, che incassano il quarto ko stagionale con oltre 40 punti di scarto, pareggiando quante ne aveva incassate nei 49 anni precedenti di storia della squadra. Payton è l'unico a salvarsi, in una gara chiusa con 29 punti, ma davanti alla supremazia degli Warriors, che mandano cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 22 punti di Curry non c'è niente da fare per la peggior squadra Nba. Nella sfida tra deluse Chicago supera 105-101 Orlando grazie ai 18 punti di LaVine, 19 di Portis dalla panchina e 21 di Markkanen. Gli ospiti sbagliano la rimessa decisiva nel finale e concedono la seconda vittoria nelle ultime tre ai Bulls.