Nba: Knicks grandi a Chicago, Warriors ridimensionati dai Lakers

Pubblicato il 5 novembre 2016 alle 09:30:03
Categoria: NBA
Autore: Redazione Datasport.it

Dopo 157 gare, Steph Curry si ferma: il folletto di Golden State interrompe la striscia di almeno un canestro da 3 realizzato per partita e gli Warriors cadono 117-97 a Los Angeles in casa Lakers. E' questo il risultato più clamoroso nella notte Nba che vede anche il trionfale ritorno di Rose e Noah a Chicago, con i Knicks padroni allo United Center e i Bulls sconfitti 104-117. Vincono anche Hornets (Belinelli 2 punti), Spurs e Raptors, crisi Mavs.

Succede quello che non ti aspetti nella notte Nba che ridimensiona gli Warriors: allo Staple Center di Los Angeles i veri guerrieri sono i Lakers di Randle e Williams (20 punti a testa), Steph Curry ferma a 157 il record di gare con almeno un canestro realizzato da tre e con un pessimo 5/32 dall’arco Golden State deve arrendersi 117-97 al quintetto di Luke Walton, fino alla scorsa stagione sulla panchina degli Warriors come vice Kerr. Tra la franchigia della Bay Area si salvano solo Durant (27 punti con 10/16 al tiro) e Green (16 punti e 9 rimbalzi), irriconoscibili Curry e Thompson con un 2/20 complessivo dall’arco che lascia di sasso.

A rubare la scena al trionfo Lakers è il ritorno a casa di Rose e Noah: gli ex Bulls, per la prima volta a Chicago da avversari, guidano i Knicks al trionfo mostrando sangue freddo davanti al loro vecchio pubblico. Lo United Center riserva applausi soltanto al francese, nove stagioni in Illinois prima di approdare a New York, mentre per il play della Windy City ci sono tanti fischi soprattutto nei primi minuti di gioco. Quelli che Rose ammutolisce mettendo insieme 11 assist e 15 punti, miglior prestazione stagionale, che sommati ai 16 di Noah (season high), ai 25 di Antony e al miglior Porzingis dell'anno (27 punti con 10/15 al tiro) annullano la prestazione monstre di Wade (35 a referto) e bastano per battere i Bulls 117-104.

Prosegue spedita la marcia di Charlotte: Belinelli non incide molto sul match in casa Brooklyn (2 punti per l’azzurro in 21’), ma gli Hornets sono squadra in tutto e per tutto e col 99-95 ai Nets ottengono il quarto successo in cinque partite. Leonard, Aldridge e Mills, invece, firmano 64 dei 100 punti con cui San Antonio espugna il parquet di Utah, Paul (27 punti) è l’anima dei Clippers nel 99-88 a casa Memphis e DeRozan (34 a referto) quella di Toronto nel 96-87 contro Miami. Primo sorriso, infine, per Washington con Atlanta (96-92 il finale), crisi Mavs e Pelicans ancora a secco di vittorie dopo le rispettive cadute contro Portland e Phoenix.