Dopo un passaggio ai Rockets che ha lasciato di stucco il mondo Nba, Steve Nash è il probabilmente il primo a parlare chiaro riguardo l'esperienza di Dwight Howard in maglia Lakers. Il play canadese, in gialloviola dall'estate scorsa, è stato assieme a Kobe Bryant quello che più di tutti ha provato a coinvolgere Howard nel progetto Lakers, ma dalle parole dell'Mvp 2005 e 2006 emergono tanti problemi che hanno poi portato alla rottura. "Credo che Dwight non si sentisse bene qui ai Lakers, e se pensi di non star bene in una squadra non ci sono motivi per restarci. Per questo gli auguriamo il meglio, e guardiamo avanti."
Il canadese ha incontrato il neo centro dei Rockets durante la free agency, ma lui e Kobe non sono riusciti a persuadere Howard a rimanere in California: "Prima dell'incontro pensavo non avessimo una singola chance, mentre dopo aver parlato con Dwight mi sembrava ci fossero dei segnali positivi riguardo alla sua permanenza. Ma evidentemente hanno pesato altri problemi: ad esempio, Dwight ha sempre avuto problemi con i giornalisti qui a Los Angeles, si sentiva continuamente braccato da loro. C'è stata troppa pressione su di lui, e poi anche i problemi fisici con i quali ha convissuto hanno pesato sul suo rendimento". Parole sagge, che aiutano a dare una minima idea dell'ambiente che si respira in casa Lakers.