Trenta punti di LeBron James non bastano a Cleveland per tornare da Brooklyn con un successo: al Barclays Center finisce 104-95 per i Nets, con i Cavs adesso tallonati da Toronto per la leadership della Eastern Conference. Dove rischia un posto playoff Chicago, che dopo la sconfitta allo United Center perde ancora al Madison di New York contro i Knicks (106-94). Niente impresa per Utah a Oklahoma (113-91 il finale), bene Pacers e Clippers.
Al Barclays Center di Brooklyn, LeBron James è in serata di grazia (30 punti con 13/16 dal campo), i Cavs no e i Nets approfittano delle distrazione del quintetto di Tyronn Lue andando a vincere 104-95 grazie a una prestazione di squadra che porta cinque giocatori in doppia cifra (Lopez il migliore con 22 punti). L’imprevisto stop di Cleveland riapre la corsa per il primo posto nella Eastern Conference, dove Toronto insegue a tre successi dal quintetto dell’Ohio ma con due partite in meno giocate e dove Chicago, invece, rischia addirittura un posto playoff.
Già, perché al Madison Square Garden i Knicks si mangiano ancora i Bulls (106-94 il finale) dopo aver vinto il giorno prima allo United Center, inguaiando così i ragazzi di Hoiberg: Mirotic, reduce dal career high (35 punti) della notte prima, non trova più il canestro, Rose deve prendersi 23 tiri per mettere a segno 30 punti ma il problema più grande è Butler, che pure ne fa 19 ma senza incidere mai sul match. Risultato: una squadra inconsistente adesso a due successi di distanza dai Pistons per accedere alla post season.
E da Indiana, che invece non fallisce l’appuntamento casalingo contro New Orleans chiudendo la pratica Pelicans 92-84 con 24 punti di Turner, 15 di George e 19 dalla panchina di Miles. Bene anche i Clippers, in volata sui Blazers (96-94 il finale con 25 punti di Paul), e Oklahoma che ferma la rincorsa Utah (6 vittorie nelle ultime 7 gare prima di arrivare alla Chesapeake Energy Arena) vincendo per 113-91 senza chiedere gli straordinari a Westbrook e Durant (15 e 20 punti rispettivamente).