Era lui il 'prescelto' per spezzare la maledizione di Cleveland e dopo 52 anni ci è riuscito: LeBron James ha fatto quello che Jim Brown fece con i Cleveland Browns della Nfl nel 1964, portare la città più importante dell'Ohio sul trono di uno degli sport professionistici americani. Il nativo di Akron, Ohio, nell'estate 2014 aveva lasciato Miami per tornare a casa e aveva promesso di portare i Cavaliers sul trono Nba: dopo la finale persa nel 2015 ha portato a termine la sua missione!
"Sono tornato per una ragione: portare un titolo a questa città: sapevo di cosa ero capace, sapevo di avere gli ingredienti giusti per aiutare a portare questa franchigia dove non era mai stata prima. Provo eccitazione, non sollievo: per me questo titolo significa tutto", ha detto King James che al suono della sirena di gara 7 alla Oracle Arena è scoppiato in un pianto liberatorio, a conferma di quanta pressione e di quale peso portasse sulle spalle il figlio della signora Gloria. "Questo titolo è per i nostri tifosi: se lo sono meritato, ci sono rimasti accanto nonostante tutto, nonostante quello che la città e il nordest Ohio hanno passato nel mondo dello sport. Abbiamo messo fine alla maledizione, tutto questo se lo sono meritati", ha aggiunto.
Parlare di numeri per LeBron James è quasi riduttivo visto il dominio che ha avuto nella serie, una presenza che ha saputo annientare i Golden State Warriors reduci da una stagione comunque leggendaria. Ha firmato una tripla doppia in gara 7, è stato il migliore in assoluto in tutte le categorie statistiche e ora può sedersi di diritto al tavolo con i grandissimi, i Michael Jordan, i Magic Johnson, i Kareem Abdul-Jabbar e i Bill Russell. Nel giorno del papà LBJ stringe il Larry O'Brien Trophy insieme ai suoi tre bambini, una gioia immensa, la vittoria più dolce, il sogno di regalara alla sua gente il titolo Nba è realtà.
Nella notte festa a Las Vegas e poi sarà bagno di folla a Cleveland. "Sarà incredibile, non vedo l'ora di scendere dall'aereo. Sarà la più grande festa di sempre a Cleveland", conclude il Re prima di tornare nel suo regno e fra i suoi sudditi in visibilio.