Si sta muovendo con forza la macchina della protesta contro le ingiustizie da parte della polizia verso la popolazione di colore negli Stati Uniti. Dopo alcuni giocatori della Nfl e Derrick Rose dei Bulls, questa notte LeBron James, oltre al compagno Kyrie Irving e diversi membri dei Nets come Garnett e Deron Williams, hanno effettuato il riscaldamento con una t-shirt nera con la scritta "I can't breathe", "Non riesco a respirare". Si riferisce ad una frase di Eric Garner, il cittadino afroamericano che lo scorso luglio morì a Staten Island dopo che un poliziotto gli strinse le mani al collo.
Questo è solo uno di diversi episodi che sono accaduti in giro per gli Stati Uniti e che hanno avviato diverse manifestazioni di protesta contro le ingiustizie nei confronti delle minoranze. Una di queste proteste è avvenuta proprio ieri sera a Brooklyn prima della gara tra Nets e Cavs con alcune centinaia di persone che fuori dal Barclays Center hanno fatto sentire il loro disappunto per la decisione del giudice di non incriminare il polizotto che fermò Garner. Il commissioner Nba Adam Silver ha deciso di non multare i giocatori che hanno indossato la t-shirt ma ha detto: "Rispetto Rose e gli altri giocatori che fanno sentire la loro voce su queste importanti questioni ma preferirei che indossassero abbigliamento ufficiale sul campo".
Prima o poi l'Nba e tutte le leghe sportive afro americane dovranno prendere una posizione perchè sono composte in gran parte da atleti afro americani e perchè se uno come LeBron James, volto conosciuto a tutte le latitudini, indossa la t-shirt "I can't breathe" e lo fa a Brooklyn nel giorno in cui sono presenti alla partita il Duca e la Duchessa di Cambridge, la portata di questo gesto rischia di condizionare pesantemente l'opinione pubblica.