Miami è a due passi dall'anello Nba. Gli Heat hanno battuto Oklahoma City 91-85 in gara-3 delle Finals e si portano in vantaggio 2-1 nella serie, alla vigilia di altre due partite all'AmericanAirlines Arena. E' stato ancora LeBron James, ben supportato da Dwyane Wade, l'uomo decisivo della contesa: l'Mvp della stagione regolare ha infilato 29 punti e catturato 14 rimbalzi (un bottino conquistato da soli altri 5 giocatori negli ultimi 10 anni di finali), e soprattutto ha fatto valere lo strapotere tecnico e fisico nei momenti più caldi.
La gara è vissuta in equilibrio fino al terzo quarto, quando gli ospiti, sospinti dai soliti Kevin Durant e Russell Westbrook, sono volati a +10 sul 64-54. Lì si è svegliato il Prescelto, che non solo ha ridotto lo svantaggio con canestri di ogni tipo - in entrata sul ferro o da fuori -, ma ha soprattutto limitato KD nell'ultimo periodo all'1/5 dal campo e a 2 palle perse: "L'anno scorso non sono riuscito a cambiare il corso delle cose - ha spiegato James a fine partita - e ora, facendo leva sul mio orgoglio, ci sto provando. Essere vivo nei momenti chiave, aiutare i compagni e portarli alla vittoria".
Cinque punti in fila di LeBron non hanno steso i Thunder, che sul 85-88 hanno avuto la palla del pari. Ma Westbrook ha fallito e non di poco il tiro dall'arco, consegnando di fatto gara-3 alla franchigia della Florida. Che ora è consapevole del fatto che altri due successi di fronte al pubblico amico le regalerebbero il secondo titolo della sua storia.