Sette le gare giocate in Nba nella notte del rientro di LeBron James dopo due settimane di stop. Il 'ritorno del Re' però non basta ai Cavs, che perdono 107-100 a Phoenix nonostante i 33 punti del 'Prescelto'. Seconda gara consecutiva saltata da Marco Belinelli, fermo per un problema all'inguine: gli Spurs cadono 101-93 a Washington. E' però la notte di Mo Williams, che con 52 punti interrompe la striscia negativa di 15 sconfitte dei Wolves: battuta Indiana 110-101.
Allo Us Airways Center di Phoenix è un sempre più convincente Markieff Morris a giustiziare LeBron James e compagni: l'ala dei Suns piazza un career-high da 35 punti con 15/21 dal campo e annulla la prova dell'ex Miami, al rientro da sette partite di stop e autore di 33 punti con 7 rimbalzi e 5 assist. "Per me è stato comunque un buon ritorno - spiega LeBron a fine gara -, stasera ho fatto movimenti che due settimane fa non avrei nemmeno potuto immaginare"; ma intanto Cleveland scende sotto il fatidico 50 % alla voce vittorie in regular season, 19-20 lo score della franchigia di David Blatt. Momento complicato anche per gli Spurs: i campioni in carica perdono la seconda partita del 2015 e si inchinano al cospetto di John Wall. Il play, con 25 punti e 8 assist, guida Washington ad un importante 101-93 su San Antonio, priva per la seconda gara consecutiva dell'azzurro Marco Belinelli, fermo per un piccolo stiramento all'inguine. Il protagonista assoluto della notte è però Mo Williams: il play di Jackson sbalordisce la Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis con un career-high di 52 punti e rompe il digiuno di vittorie di Minnesota, in striscia negativa da 15 gare. Si tratta della miglior prestazione della stagione, Williams batte i 46 punti realizzati sin qui da Carmelo Anthony e Pau Gasol. Prosegue la marcia di Golden State (116-105 sul campo dei Jazz) e di Atlanta (105-87 alla malcapitata Philadelphia); Dallas batte 108-104 Sacramento all'overtime, mentre Miami (in una partita che è riduttivo definire brutta) sconfigge 78-75 i Lakers allo Staples Center nonostante l'assenza di Dwyane Wade.