Marco Belinelli è l'unico italiano sceso in campo nella notte Nba. L'ex Fortitudo parte dalla panchina, realizza 10 punti nei 24 minuti in cui calca il parquet ma i suoi New Orleans Hornets si arrendono 120-103 a Phoenix Suns di Steve Nash, assoluto dominatore della partita con 30 punti (14 su 17 dal campo, 3 su 3 dalla lunetta) e 10 assist. I Raptors senza Andrea Bargnani confermano tutti i loro limiti e si arrendono in casa ai Celtics, non certo irresistibili come un paio di anni fa: Boston vince 100-64 (17 punti per Paul Pierce, 12 per Ray Allen).
La premiata ditta Paul-Griffin continua ad incantare i tifosi dei Clippers, che vincono 107-105 in casa dei Jazz: il play mette a referto 34 punti e 11 assist, l'ala ne aggiunge 31 (e 14 rimbalzi). Perdono entrambe le protagoniste delle ultime Finals: i Mavericks si inchinano 95-86 ai Thunder di Kevin Durant (23 punti e 13 rimbalzi), soprattutto a causa della scarsa vena di Dirk Nowitzki, che mette a referto la miseria di 8 punti con pessime percentuali al tiro (solo 2 su 20 dal campo, 0 su 5 da tre). Niente da fare anche per gli Heat, battuti dai Bucks nonostante i 40 punti di LeBron James. Milawaukee vince 105-97 e a prendersi la scena è Brandon Jenning, autore di 31 punti e 8 assist.
Non va meglio ai Chicago Bulls, sconfitti in casa dai Sixers. Iquodala (19 punti e 9 rimbalzi) vince il duello con Rose (18 punti e 6 assist), Philadelphia si impone 98-82. Dwight Howard e Ryan Anderson segnano 23 punti ciascuno nel successo dei Magic sui Wizards, mentre Deron Williams (26 punti e 9 assist) è l'uomo chiave nella vittoria 99-96 dei Nets sui Pistons. I Trail Blazers travolgono 112-68 i Bobcats e infliggono alla franchigia di Charlotte la peggiore sconfitta della sua storia, gli Spurs recuperano uno svantaggio di 18 punti e superano 99-91 i Rockets nell'ennesimo derby texano, i Pacers vincono 109-99 sul parquet dei Wolves con 36 punti di Danny Granger.