Giovedì sera la bellissima O2 Arena di North Greenwich, Londra, sarà teatro di New York Knicks-Detroit Pistons, unica gara di regular season che si giocherà al di fuori dei confini americani. Due anni dopo Nets e Raptors, con Andrea Bargnani, che giocarono due match sul suolo britannico, toccherà a due franchigie storiche e vincenti come Knicks e Pistons. Le due squadre sono sbarcate venerdì in Gran Bretagna e quest'oggi, mercoledì, hanno sostenuto un allenamento. Sessioni molto leggere per entrambe le squadre, che hanno lavorato per una parte del tempo davanti agli addetti ai lavori e alla stampa. Hanno iniziato i Pistons per circa mezz'ora agli ordini di coach Lawrence Frank, con tiro qualche timido uno contro uno, poi spazio alle interviste con i giornalisti.
La mattinata è proseguita veloce con un evento targato Nba Cares, un programma benefico sviluppato dalla National Basketball Association per i bambini più sfortunati. Sotto la direzione di un anchorman di Nba, alcuni giocatori si sono prestati per fare esercizi di stretching con i suddetti bambini e poi, divisi in gruppi, li hanno aiutati con i fondamentali, dal palleggio, al tiro, al passaggio. Molto coinvolti Iman Shumpert (con scarpe multicolore) e Ronnie Brewer, con la supervisione del 35enne argentino Pablo Prigioni - tutti e tre Knicks - mentre per i Pistons si sono divertiti i due giovani lunghi Andre Drummond e Greg Monroe. Per chiudere questa parte, una bella foto ricordo con tutti i partecipanti.
Poi si è tornati tutti seri perchè è toccato ai New York Knicks, primi nella Atlantic Division con 24 vinte e 13 perse, mettersi al lavoro. Prima però qualche battuta con la stampa, con le star Carmelo Anthony e Amare Stoudemire letteralmente assediati. Molto disponibile l'argentino Prigioni, alla prima stagione negli Usa da 35enne, mentre Rasheed Wallace, un ex Pistons, con cui ha vinto il titolo nel 2004, si è concesso anche per qualche foto. Richiamati all'ordine, i Knicks, senza eccessiva voglia, si sono messi al lavoro: poca intensità, tanti sorrisi e anche qualche eccesso per prestarsi ai flash dei fotografi. Non poteva mancare, e infatti è arrivato puntuale con un look bianco, blu e arancio, i colori dei Knicks, il regista Spike Lee, primo tifoso della squadra di coach Mike Woodson, e sempre presente a bordocampo al Madison Square Garden.