E' caos a New York, e non per questioni economiche o politiche, ma perchè il patron dei Knicks, Jim Dolan, non ha pareggiato l'offerta degli Houston Rockets per il playmaker Jeremy Lin, rivelazione dell'ultima stagione, che quindi lascia la Grande Mela per approdare nel Texas. Era già nell'aria nelle ultime ore, ma i tifosi speravano in un dietrofront, anche perchè qualche mese fa sembrava impensabile che NY lasciasse andare un fenomeno (cestistico e mediatico) del genere.
E invece Lin, restricted free agent (cioè a fine contratto, ma con la possibilità per i Knicks di pareggiare qualsiasi offerta proveniente da altre franchige), va a Houston, che ha preparato per lui tre anni di contratto, con 5 milioni per i primi due, ed un terzo da circa 15 milioni. Secondo indiscrezioni, però, Dolan non avrebbe confermato Lin non tanto per ragioni economiche, ma per un risentimento personale nei confronti del giocatore che non avrebbe mostrato sufficiente riconoscenza alla franchigia che lo ha fatto esplodere. Finita dunque qui, dopo poco pià di sei mesi, la 'Linsanity' newyorkese.